Nello specchio appeso nel corridoio di casa si riflette l’interno della cucina. In questo momento è particolarmente luminosa e le dà un fascino d’altri tempi, purtroppo in inverno riesce a ricevere la luce dorata del sole per un’ora al giorno solamente. La stanza è stretta e lunga, i mobili sono di legno scuro, non so che tipo di legno, sicuramente uno dei più economici e adatto allo stile in arte povera, anzi poverissima, era proprio questa l’idea quando ho deciso di realizzarla insieme ad un mio amico che si era da poco appassionato di falegnameria.
I colori che predominano, a parte il marrone del legno, sono il bianco e il blu, mi ricordano le maioliche delle antiche cucine siciliane.
I pomelli degli sportelli sono in porcellana bianca, mentre il piano di lavoro, il forno ed il lavandino sono in finto granito color crema, il rubinetto è in ottone, in stile classico, credo che sia la cosa più costosa che ci sia nella stanza, tranne il frigorifero, anch’esso color crema che ricoperto di calamite e foto che regala alla stanza un po’ di colore, mentre al suo interno predomina il grigio neon essendo quasi vuoto, riflette la mia vita sociale. E’ una cucina piena di difetti, ma io ne sono innamorata, è una delle poche cose che non desidero cambiare, non manca niente, nel tempo l’ho resa ricca di attrezzature per creare pietanze saporite, dovrei solo riempire il frigorifero e la mia vita.
Esercizio di scrittura: Com’è fatta la tua cucina. Provateci anche voi.
#mipiacescriveremanonsonounascrittrice e si vede
#provediordinariafollia