
Una vita ben spesa. Trovare il senso delle cose con Leonardo, Einstein e Darwin è un libro scritto da Massimo Polidoro, pubblicato il 29 aprile 2025, da Mondadori. In queste pagine l’autore guida il lettore in un affascinante viaggio che mescola scienza, filosofia e curiosità, prendendo ispirazione dalle vite e dalle menti di figure straordinarie come Leonardo da Vinci, Charles Darwin e Albert Einstein
«Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire.» – Leonardo da Vinci
Riprendendo questa celebre frase di Leonardo, questo libro è un’opera ispiratrice, una “bussola preziosa” per chi desidera andare oltre l’ordinario e scoprire la profondità e la ricchezza che si trovano in una vita dedicata alla conoscenza, un aiuto per ritrovare il bandolo della matassa e il senso della vita.
Che cosa significa davvero spendere bene la propria vita? In questo libro, Massimo Polidoro accompagna il lettore in un viaggio avvincente tra scienza, filosofia e curiosità, sulle orme di tre menti straordinarie: Leonardo da Vinci, Charles Darwin e Albert Einstein. Attraverso la loro capacità di stupirsi e di indagare la realtà, scopriamo come la meraviglia e la voglia di conoscenza possano arricchire la nostra esistenza e farci guardare il mondo con occhi nuovi.
“Mi chiedo se per Leonardo spendere bene la vita significasse proprio questo: non smettere mai di imparare, di crescere e di superare i propri limiti.”
Raccontando le loro vite, Polidoro ci invita a “imitarli”, ci spiega che cos’è il metodo scientifico e come usarlo per leggere la realtà in modo nuovo. Come sviluppare per esempio la curiosità, e come allenare lo spirito di osservazione. Tutto questo può spalancare a ognuno di noi nuove prospettive, e insegnarci molto anche su noi stessi.
“La domanda sul significato della vita accompagna l’uomo da sempre. …Si può ben dire che la nascita delle religioni, della filosofia, dello studio della natura e delle arti siano tutti tentativi compiuti dall’umanità per cercare risposte a questa domanda. Le religioni, in particolare, sono state per alcuni millenni la principale fonte a cui le popolazioni umane si sono abbeverate per trovare un significato non solo alla propria vita ma anche a tutto ciò che ci circonda.”
Leggendo scopriremo che l’eccellenza non è frutto di perfezione, ma di perseveranza, curiosità e continua ricerca. Il racconto di queste vite ben spese – oltre a Leonardo, Darwin, Einstein, Jane Goodall e altri grandi scienziati – ci fa capire che anche noi, pur con i nostri limiti, possiamo ambire a una vita piena di curiosità e crescita continua. Ci mostra il valore della scienza nella vita di ogni giorno e offre spunti pratici per applicare queste lezioni, aiutandoci a vivere a occhi aperti, con più consapevolezza e stupore.
“Stiamo vivendo un momento storico particolarmente difficile, complesso e pieno di sfide che richiederanno sforzi collettivi enormi. Siamo testimoni di guerre insensate che portano morte e sofferenza, ingiustizie sociali e disuguaglianze sempre più marcate tra chi ha troppo e chi non ha nulla. E, come se non bastasse, continuiamo a peggiorare la situazione mettendo a rischio la nostra stessa sopravvivenza su questo pianeta. Un tempo potevamo aggrapparci all’alibi dell’ignoranza. Oggi, non più.”
Questo libro è il racconto coinvolgente di un’esistenza dedicata alla ricerca della verità, alla divulgazione scientifica e alla lotta contro l’inganno. Attraverso pagine dense di esperienze personali, incontri straordinari e sfide intellettuali, Massimo Polidoro, scrittore, giornalista e cofondatore del CICAP, ci conduce in un viaggio tra scienza, ragione e passione civile. Un uomo che ha scelto di mettere la propria intelligenza e curiosità al servizio degli altri. Questo libro è un invito a pensare con la propria testa, a non accontentarsi delle apparenze e a vivere, appunto, una vita ben spesa.
Incipit del libro “Una vita ben spesa”
Prologo
Un viaggio che cambia tutto
Che cosa succederebbe se, in un solo istante, tutto ciò in cui credete si sgretolasse come un castello di sabbia travolto da un’onda?
Ricordo che avevamo appena finito di pranzare e stavo aiutando mia mamma a sparecchiare la tavola. Il suo carattere solare la portava a sorridere, ma da qualche tempo era un sorriso affaticato. Sempre più spesso la vedevo silenziosa, assorta nei suoi pensieri.
Quando la mia sorellina si fu allontanata per fare i compiti, mi avvicinai e le misi un braccio sulle spalle: «Mamma, non essere triste. Un giorno ci rivedremo ancora».
Lei mi rivolse uno sguardo sconsolato: «Che cosa vuoi dire?».
«Un giorno, quando sarà il nostro momento, ci ritroveremo con papà e avremo finalmente tutte le risposte.»
Mi fissò in silenzio per un momento.
«Ma quali risposte, Massimo?» disse poi con un sospiro. «Chi pensi te le darà? E che cosa dovremmo ritrovare, una nuvoletta? Un angioletto? Papà non c’è più. Non lo vedremo più.»
Quell’istante mi si è scolpito nella mente. Avevo quindici anni e fu la prima volta che mi ritrovai davvero a riflettere su qualcosa che fino a quel momento avevo dato per scontato. Pur non appartenendo a una famiglia particolarmente religiosa, ero cresciuto con un’educazione cattolica, come tutti, nell’Italia degli anni Settanta e Ottanta. C’era l’ora di religione a scuola, il catechismo dopo i compiti e la domenica si andava a messa.
In quel contesto, la morte non era vista come una fine assoluta, ma come un passaggio verso l’aldilà. Un aldilà in cui ritrovare i propri cari, dove tutto avrebbe finalmente avuto un senso. Ero convinto di questo quando avevo cercato di consolare mia madre. Mio papà, infatti, se ne era andato pochi mesi prima, non ancora quarantenne, colpito da un tumore incurabile.
Quella perdita devastante aveva cambiato ogni cosa, ma ancora trovavo conforto nell’idea che fosse solo una separazione temporanea. Invece, i dubbi di mia madre erano stati una doccia gelida. Lei, il mio punto di riferimento, con poche parole aveva messo in crisi certezze che si erano sedimentate nella mia mente senza che me ne fossi mai accorto e su cui mai mi ero fermato realmente a ragionare.
E se davvero con la morte finisse tutto quanto? Se non ci fosse un aldilà? Ma, allora, che senso avrebbe la vita? Per quale motivo saremmo qui?
Domande profonde, quelle stesse su cui l’umanità riflette da sempre. Non sapevo nemmeno se fosse giusto pormele. Pensavo che solo persone molto più colte e preparate di me potessero trovare le risposte. Ma non ero del tutto convinto. Sentivo che qualcosa si era spezzato e, per la prima volta, iniziai a interrogarmi davvero sulla vita, sulla morte e sull’universo.
Era l’inizio di un viaggio. Non avevo una mappa né una direzione. Solo una grande confusione in testa, un groviglio di idee che non riuscivo a districare. I miei pensieri sembravano smarriti in un bosco fitto, soffocato dalla nebbia. Cercai risposte nella lettura. Inizialmente fui attratto da storie di fantasmi e sedute spiritiche, straordinari poteri paranormali e dimensioni sconosciute. Leggevo di fenomeni misteriosi come il Triangolo delle Bermude o l’UFO di Roswell. Quelle storie accendevano la mia fantasia, ma sentivo che c’era di più da scoprire, qualcosa di più solido e concreto che potesse spiegare davvero il mistero. Se erano vere, perché non se ne parlava ovunque? Perché non c’erano interi dipartimenti universitari dedicati a studiarle? Il complotto dei poteri forti per nascondere verità scomode? Era una scorciatoia facile, in fondo la storia è piena di episodi simili, ma su temi del genere non riuscivo a prendere troppo sul serio questa possibilità.
Poi accadde qualcosa. Lessi un libro che mi cambiò la vita: Viaggio nel mondo del paranormale di Piero Angela.1 Fu come trovare una luce nel buio: ogni pagina rispondeva a tante mie domande, anche a quelle che non sapevo nemmeno di avere, mostrandomi un nuovo modo di guardare il mondo. Pagina dopo pagina, il groviglio di pensieri iniziò a districarsi, la nebbia si diradò. Ora la via d’uscita da quel bosco mi appariva più chiara. Le cose iniziavano ad acquisire un senso, e mi accorsi che le domande che mi ponevo non solo erano legittime, ma che esisteva anche un metodo per tentare di affrontarle: il metodo della scienza.
Avevo trovato la mia bussola.
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Massimo Polidoro – Il mondo sottosopra (Recensione)
Massimo Polidoro – Leonardo. Il romanzo di un genio ribelle (Recensione)
Massimo Polidoro – La scienza dell’incredibile
Piero Angela – La meraviglia del tutto. Conversazioni con Massimo Polidoro
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