Il passaggio è un romanzo thriller dello scrittore statunitense Michael Connelly, pubblicato in Italia a gennaio 2017, con protagonista il detective Harry Bosch che va in pensione, gli anni passano per tutti.
“Il pensiero di tutte le ingiustizie esistenti, stimolato dall’articolo del giornale, lo distolse dal compito che si era prefissato. Si alzò e si pulì le mani nello straccio che teneva insieme agli attrezzi. Poi lo buttò sul tavolo, pensando che un tempo su quello stesso tavolo apriva i diari degli omicidi, invece di disporre le parti di una motocicletta.”
Harry Bosch è nato con una missione, quella di cercare la verità e operare per la giustizia. Ma ora che è in pensione questi due obiettivi devono essere accantonati. È un nuovo capitolo della sua vita che si apre, un capitolo in cui è ancora più solo, anche perché sua figlia tra poco partirà per il college. Un capitolo in cui deve riempire le giornate e darsi uno scopo. E così Harry cerca di mettere in atto un progetto a cui pensava da tempo, quello di riparare una vecchia Harley-Davidson che stazionava nel suo garage.
Non ci riuscirà. Non perché gli manchi la capacità, ma perché il suo fratellastro, l’avvocato Mickey Haller, ha bisogno di lui. Un suo cliente, un giovane nero con un passato tumultuoso, è accusato di aver ucciso una donna, una funzionaria molto in vista della municipalità di Los Angeles. Ma Haller è convinto che non sia lui il colpevole e chiede a Bosch di portargli le prove della sua innocenza. Per Harry significa ricominciare a indagare, questa volta senza distintivo, senza il supporto di una struttura organizzata come quella della polizia, e soprattutto a favore della difesa, una mossa che non lo rende affatto felice. Si deciderà a farlo solo quando si rende conto che l’accusato è davvero innocente, e non sarà facile. Chi l’ha intrappolato, e perché? Harry non smetterà di scavare finché, in un crescendo ricco di suspense, porterà alla luce un intrigo brutale basato sulla avidità, il ricatto, la corruzione.
“L’autostrada era invasa dal traffico intenso che attraversava il passo in entrambe le direzioni anche la domenica pomeriggio. Da quando era andato in pensione Bosch si felicitava con se stesso per non essere più costretto ad affrontare gli ingorghi, le giornate di lavoro, la tensione, la responsabilità.
Ma non era del tutto sincero. Sapeva che, indipendentemente da quanto fosse stressante essere là, in mezzo a quel fiume di luce e di acciaio che procedeva lentamente, era quella la realtà a cui lui apparteneva e che, in qualche misura, c’era ancora bisogno di lui.”
Con questo libro, il diciottesimo per essere precisi, Connelly fa andare il suo personaggio più famoso in pensione. Ma potrà mai Harry Bosch stare lì tranquillo a godersi il riposo?
Le recensioni sono molto favorevoli, magari non eccelle come alcune avventure precedenti, ma è più riuscito di altre. E’ scorrevole e avvincente, Connelly non delude, consigliatissimo.
ERA UN VENERDÌ MATTINA e i più furbi erano già partiti per il weekend. Il traffico era così scorrevole che Harry Bosch arrivò presto in tribunale. Piuttosto che aspettare Mickey Haller sui gradini che portavano all’ingresso, dove si erano accordati di incontrarsi, decise di cercare l’avvocato all’interno della struttura monolitica che occupava mezzo isolato ed era alta diciannove piani. Ma la ricerca di Haller fu meno difficile di quanto non lasciassero pensare le dimensioni dell’edificio. Dopo essere passato attraverso il metal detector situato nell’atrio – un’esperienza del tutto nuova per lui – Bosch prese un ascensore che lo portò al quindicesimo piano, dove iniziò a controllare le varie aule, servendosi poi delle scale per scendere al piano inferiore. La maggior parte delle aule destinate ai casi penali si trovava fra il nono e il quindicesimo piano. Bosch lo sapeva, visto il tempo che aveva passato da quelle parti nel corso degli ultimi trent’anni.
Trovò Haller al tredicesimo piano. C’era un’udienza in corso, ma mancava la giuria. Si stava discutendo una mozione presentata da Haller, che, a quanto questi gli aveva detto, si sarebbe conclusa in tempo per pranzo. Harry si sedette su una panca nella parte posteriore dello spazio destinato al pubblico e rimase a osservare Haller che interrogava un agente di polizia seduto al banco dei testimoni. Bosch si era perso i preliminari ma ora si stava godendo la sostanza.