La Giornata mondiale dell’alimentazione (#WorldFoodDay), in programma il 16 ottobre, non è semplicemente un evento nel calendario, ma un’occasione cruciale per mettere sotto i riflettori un tema che non può essere ignorato: la sicurezza alimentare e la lotta contro la fame. Istituita dalla FAO nel lontano 1979, questa giornata si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle sfide più pressanti del nostro tempo. È incredibile pensare che, mentre le nostre tavole si riempiono di cibi prelibati, ci siano ancora milioni di persone che faticano a mettere insieme il pranzo con la cena. Garantire un accesso equo e sostenibile al cibo per tutti non è solo un obiettivo da perseguire, ma un imperativo morale.
Gli obiettivi della Giornata mondiale dell’alimentazione
1) sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della fame nel mondo;
2) stimolare l’attenzione per la produzione alimentare agricola e gli sforzi nazionali, bilaterali, multilaterali e non governativi diretti a tale scopo;
3) promuovere il trasferimento di conoscenze tecniche ai paesi in via di sviluppo;
4) rafforzare la solidarietà internazionale e nazionale nella lotta contro la fame, la malnutrizione e la povertà, ed attirare l’attenzione sui risultati ottenuti nello sviluppo alimentare ed agricolo;
5) incoraggiare la partecipazione delle popolazioni rurali, in particolare le donne e le categorie meno favorite, ai processi decisionali ed alle attività che influenzano le loro condizioni di vita;
6) incoraggiare la cooperazione economica e tecnica tra i paesi in via di sviluppo.
Il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2025
Il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2025 sarà: “Mano nella mano per un’alimentazione e un futuro migliori”.
Il tema di quest’anno lancia un invito preciso: Governi, organizzazioni, settori produttivi e comunità devono lavorare insieme per garantire a tutti un accesso a un’alimentazione sana e sostenibile, rispettosa dell’ambiente che ci ospita. Questa ricorrenza non è solo una data sul calendario, è un promemoria potente dell’impatto delle nostre scelte quotidiane. Ogni acquisto, ogni pasto cucinato, ogni boccone consumato incide sulla nostra salute, sull’economia e sul destino del pianeta. Riflettere su questo significa rendersi conto che ciò che mettiamo nel piatto oggi può cambiare il mondo di domani.
Le comunità più vulnerabili, quelle che già vivono ai margini, sono le prime a pagare il prezzo di questa inefficienza sistemica. Ecco la buona notizia: ognuno di noi ha la possibilità di fare la differenza. Come? Adottando scelte alimentari più consapevoli e sostenibili. Non si tratta solo di un atto individuale, ma di una necessità collettiva. Perché, se non ora, quando?
Partecipa alla campagna #GiornataMondialeAlimentazione condividendo il materiale gratuito sui canali digitali e sul sito della Fao, per un mondo #FameZero
Noi nel nostro piccolo cosa possiamo fare?
1) Viviamo di più la natura. Curatela e proteggetela, anche l’aiuola sotto casa nostra, perché tutto è nostro. Aggiungete un po’ di verde con la creazione e il mantenimento di orti scolastici, orti comunitari su terreni abbandonati, o piante in vaso su tetti e balconi. Il verde crea ombra, pulisce l’aria, raffredda il paesaggio urbano. Proteggete le foreste e non sprecate la carta e preferite la carta riciclata.
2) Una spesa più consapevole. Comprate i prodotti del vostro territorio e preferite quelli biologici, perché il biologico aiuta il terreno a rimanere in buona salute. Acquistate solo quello che serve. Non lasciatevi ingannare dalle etichette, a volte il cibo è ancora consumabile dopo il “preferibilmente entro”, mentre è la dicitura “da consumarsi entro”, che ti dice quando non è più sicuro da mangiare, controllate prima di buttare.
3) Non sprecare cibo e acqua. Una grande quantità di gas serra vengono rilasciati per produrre il cibo che mangiamo ogni giorno. Sprecare cibo significa sprecare soldi, lavoro e risorse come l’energia, la terra e l’acqua che servono a produrre il cibo. Il cibo sprecato finisce in discarica, dove marcisce e rilascia gas metano, uno dei più potenti gas serra.
4) Diversificate la dieta, più verdure e meno carne, come dicevo gli antichi la carne due volte la settimana e venerdì pesce, ma preferite quello che si trova di più in abbondanza, come sgombri e aringhe, piuttosto che quelli a rischio di sfruttamento eccessivo, come il merluzzo o il tonno e rispettando sempre la stagionalità. Riscoprite ricette a base di legumi. Per trasformare la terra in pascoli per il bestiame vengono tagliati e bruciati milioni di acri di foresta.
5) Risparmiare energia. Acquistare elettrodomestici ad alta efficienza energetica, che consumano meno energia elettrica, spegnete le luci quando lasciate una stanza, utilizzate lampadine a basso consumo energetico. In inverno poi si potrebbe mettere un pullover in più e abbassare il riscaldamento, e in estate schermate le finestre dal sole. Se potete scegliete energie alternative come i pannelli solari.
6) Un’attenzione in più ai rifiuti che produciamo. Fate la differenziata, riducendo i rifiuti e utilizzando prodotti eco-compatibili è possibile limitare la contaminazione dell’acqua e il degrado del suolo. Limitate l’impiego della plastica, acquistare prodotti poco confezionati, portatevi una vostra borsa della spesa, usate bottiglie d’acqua e tazze di caffè riutilizzabili.