Per San Valentino vi propongo il risotto al Barolo, un piatto tipico della cucina piemontese, infatti il Barolo è un vino rosso di quella zona. Sembrerebbe che uno dei suoi massimi estimatori fosse Camillo Benso, conte di Cavour.
Un piatto raffinato, cremoso e profumato, ma di facile realizzazione.
Buon san valentino a tutti voi!
Ricetta per il risotto al Barolo
Per 2 persone
150 g di riso (preferibilmente Arborio o Carnaroli o Vialone nano)
30 g di burro
Mezza cipolla
250 ml di Barolo
500 ml di brodo
30 g di parmigiano grattugiato (oppure sostituire con formaggio castelmagno)
q.b. olio extra vergine d’oliva
q.b Sale e pepe (facoltativo)
a piacere potete unire 1 foglia di alloro
Mettere in un tegame una noce di burro con l’olio e fate rosolare la cipolla tritata.
Unire il riso e farlo tostare.
Fuori dal fuoco aggiungere il vino, rimettere sul fuoco e lasciarlo assorbire mescolando, il colore del risotto deve risultare di un intenso rosa-rosso.
Quando il Barolo sarà evaporato continuate la cottura unendo un mestolo di brodo e finire di cuocere il riso aggiungendo brodo ogni volta che la quantità precedente sarà stata assorbita, fino a cottura del riso.
Regolate di sale, unire il pepe.
Mantecate il risotto con una noce di burro e il parmigiano.
Potete arricchire la ricetta con la salsiccia o il radicchio.
Il barolo può essere sostituito con un altro vino rosso corposo, ma il gusto sarà diverso.
Amo il pezzo di terra di Pablo Neruda
Amo il pezzo di terra che tu sei,
perché delle praterie planetarie
altra stella non ho. Tu ripeti
la moltiplicazione dell’universo.I tuoi grandi occhi son la luce che posseggo
delle costellazioni sconfitte,
la tua pelle palpita come le strade
che percorre la meteora nella pioggia.Di tanta luna furon per me i tuoi fianchi,
di tutto il sole la tua bocca profonda e la sua delizia,
di anta luce ardente come miele nell’ombrail tuo cuore arso da lunghi raggi rossi,
e così percorro il fuoco della tua forma baciandoti,
piccola e planetaria, colomba e geografia.