Il bacio, gesto intimo e carico di significato, ha ispirato gli artisti di ogni epoca a catturarne la bellezza e l’essenza attraverso la magia della pittura. In questo viaggio attraverso i secoli, esploriamo come il bacio sia stato immortalato in opere d’arte iconiche, diventando un simbolo di amore, passione e connessione umana.
La Giornata mondiale del bacio è stata fissata il 13 aprile quando, nel 2013, avvenne il bacio più lungo della storia. Una coppia thailandese si è baciata per ben 58 ore riuscendo così a vincere il “Kissathon“, ovvero una gara di baci.
Mentre in Inghilterra si celebrava già dal 1990 ma il 6 luglio, oggi diventata “la giornata del bacio rubato”; negli Stati Uniti invece il “National Kissing Day” ricade il 22 giugno; in India poi si è soliti considerare come Giornata del Bacio il 13 febbraio di ogni anno, quindi il giorno che precede San Valentino.
Come immagine principale ho scelto il Bacio di Francesco Hayez reinterpretato in chiave moderna.
“Il bacio è un segreto sussurrato a una bocca anziché a un orecchio”
(Edmond Rostand da Cyrano de Bergerac)
Scopriamo il bacio interpretato dai vari artisti
Il bacio, realizzato nel 1859 dal pittore italiano Francesco Hayez su commissione di Alfonso Maria Visconti di Saliceto, che alla propria morte lo regalò alla Pinacoteca dell’Accademia di Brera, dove è tuttora conservato ed esposto. Il bacio raffigura una coppia di due giovani amanti pienamente abbandonati in un intensissimo bacio, che il magistero hayeziano ricolma di ideali patriottici risorgimentali, che ne favorirono il brillante successo; del dipinto, infatti, ne esistono altre tre copie, ciascuna caratterizzata da differenti scelte di colori.
Compleanno, un dipinto realizzato nel 1915 dal pittore Marc Chagall, L’opera fa parte della serie di dipinti che inneggiano l’amore dell’artista per la prima moglie. Bella, nel suo libro, racconta che, mentre decorava la stanza con dei fiori per il compleanno del marito, Chagall le chiese di fermarsi perché voleva ritrarla. Si trova al Moma di New York.
Gli Amanti è un dipinto di René Magritte del 1928, realizzato con la tecnica dell’olio su tela (54cmx73cm).
Dell’opera esistono due versioni, entrambe datate 1928, la prima attualmente è conservata presso la National Gallery of Australia, mentre la seconda si trova al Moma di New York donata dal collezionista privato Richard S. Zeisler.
Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente, con le teste coperte da un panno bianco che impedisce loro di vedersi e comunicare, suscitando una certa inquietudine e angoscia. Secondo molte interpretazioni il filo conduttore delle opere con il volto coperto dal lenzuolo bianco sarebbe da rintracciare nel suicidio della madre del pittore avvenuto nel 1912, quando l’artista aveva solo 14 anni.
La donna si gettò nel fiume Sambre con una camicia da notte avvolta sulla testa. Secondo altre interpretazioni invece, il volto coperto viene associato all’ossessione che il pittore aveva di coprire i volti anche nella vita reale.
Il bacio di Gustav Klimt, probabilmente il più noto del pittore austriaco, realizzato fra il 1907-1908 e situato alla Österreichische Galerie Belvedere di Vienna. L’opera è in pieno accordo con i canoni dello stile liberty. L’eleganza dello stile e la sua aura mistico-erotica hanno reso Il bacio il manifesto dell’arte secessionista viennese ed il maggior esponente del gusto della Belle Époque.
Il bacio realizzato nel 1925 dal pittore spagnolo Pablo Picasso è conservato nel Musée National Picasso di Parigi.
Fa parte di quel gruppo di opere che costituisce una svolta rispetto alla produzione picassiana post cubista,dal 1914 circa, opere di orientamento neoclassico.
Il bacio di Roy Lichtenstein, esponente della Pop Art americana, prende in prestito il fumetto e lo stravolge, ingrandisce i soggetti e usa la tecnica dei punti Ben-Day per ricreare l’effetto puntinato delle mezze tinte delle riviste economiche degli anni ’50-60.
Il bacio con la finestra è un dipinto di Edvard Munch del 1892, conservato nel National museet for kunst di Oslo.
Il dipinto fa parte di un gruppo di opere, chiamato Il fregio della vita, sul tema del ciclo della vita, della morte e dell’amore.
Le due figure abbracciate, impossibili da distinguere separatamente, rappresentano la perdita d’identità. Il rapporto tra uomo e donna si configura come tensione tra desiderio di amare e paura di amare.
Amore e Psiche è un gruppo scultoreo realizzato da Antonio Canova tra il 1788 e il 1793, esposto al Museo del Louvre a Parigi.
L’opera rappresenta, con un erotismo sottile e raffinato, il dio Amore mentre contempla con tenerezza il volto della fanciulla amata, ricambiato da Psiche con una dolcezza di pari intensità.
Giove e Io è un dipinto a olio su tela di Correggio, databile al 1532-1533 circa e conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna. Fa parte di una serie realizzata per il duca di Mantova Federico II Gonzaga avente per tema gli amori di Giove. Il dipinto è dedicato alla vicenda di Io, sacerdotessa di Era, così come narrata nelle Metamorfosi, il poema epico-mitologico di Ovidio: invaghitosi di lei ma timoroso della gelosia di sua moglie, Giove fece calare una fitta nebbia sulla terra e sedusse l’affascinante fanciulla.
Il bacio di Constantin Brancusi del 1907, un grande blocco di pietra dà forma a due persone che si baciano, con passione e tenerezza. Ognuno dei due fissa gli occhi sull’altro e le braccia si stringono in un abbraccio appassionato.
“Le baiser” (Il bacio) è un dipinto realizzato intorno al 1870 dal famoso pittore francese Auguste Toulmouche, uno dei più acclamati artisti del Diciannovesimo secolo.
Il bacio di Carolus Duran. 1868. Aveva 31 anni quando dipinse quest’opera (1868), conservata oggi al museo di Belle arti di Lilla, in Francia.
Ercole e Onfale di Francois Boucher, del 1734, si trova al museo Pushkin di Mosca. Secondo una tradizione che fa capo ad Apollodoro, Ercole fu venduto come schiavo per aver ucciso un amico in un momento d’ira. Per sua fortuna fu acquistato dalla regina di Lidia, Ercole e Onfale di BoucherOnfale: i due divennero in breve tempo amanti.
Il bacio di Tamara de Lempicka, la principale pittrice Art Decó.
Cercando di personalizzare il suo stile, ha sperimentato diverse procedure. Tra questi, si rivelerebbe particolarmente fruttuosa la presenza di un contesto urbano (e anche di un porto?), gestito in maniera cubista. Si noti che l’uomo indossa gli stessi accessori di abbigliamento – un soprabito nero, una sciarpa bianca e un cappello a cilindro – di suo marito Tadeusz. Sei anni dopo, avrebbe fatto il ritratto a figura intera di quest’ultimo. La donna con la testa rovesciata corrisponde a una delle figure del “Gruppo di quattro nudi”, 1925
Il bacio di Gaetano Previati, pittore italiano che, dopo una giovanile esperienza nella Scapigliatura milanese, fu rappresentativo soprattutto della corrente del divisionismo italiano.
Romeo e Giulietta di Frank Dicksee, pittore e illustratore britannico, che divenne, nel 1870, anche Presidente della Royal Academy.
Gli innamorati spiati (il bacio) di Ferdinand Waldmuller, del 1858.
A letto, il bacio, del 1892, di Henri de Toulouse-Lautrec, un pittore francese, tra le figure più significative dell’arte del tardo Ottocento. Divenne un importante artista post-impressionista, illustratore e litografo e registrò nelle sue opere molti dettagli degli stili di vita bohémien della Parigi di fine Ottocento.
Fa parte di una serie di dipinti simili per colori e temi, ma questo è sicuramente il più riuscito per intensità e uso dei colori. La scena rappresenta due donne in una situazione intima.
Bacio a Venezia di Fortunato Depero, un pittore, scultore e pubblicitario italiano, fu quello che disegno, nel 1932, la bottiglia di Campari Soda ancora oggi utilizzata.
Il bacio di Auguste Rodin, nel 1888-89, ispirato alla storia di Paolo e Francesca descritta nel V canto dell’Inferno di Dante, quest’opera marmorea cattura l’attimo fuggente del bacio degli sventurati innamorati. La composizione triangolare è realizzata per poter apprezzare la scultura a 360° e creare una sensazione di movimento. Il modello di riferimento è Michelangelo, la base non è rifinita ma lasciata grezza, in contrasto con le due figure perfettamente levigate.
Il bacio della Vittoria, 15 agosto 1945, di Alfred Eisenstaed.
“Il giorno della vittoria degli alleati sui giapponesi vidi a Time Square un marinaio che correva per strada, acciuffando ogni ragazza che gli capitava a tiro… gli corsi in contro con la mia Leica in mano, ma nessuna delle fotografie che potei scattare mi soddisfaceva pienamente. D’un tratto vidi che afferrava veloce qualcosa di bianco. Mi girai e scattai nell’istante in cui baciava l’infermiera. Se lei avesse indossato un vestito scuro, o lui avesse avuto un’uniforme bianca, la foto non sarebbe riuscita”.
Con queste parole Alfred Eisenstaedt descrisse Il giorno della vittoria, una delle fotografie più famosa al mondo.
Non è un bacio d’amore, è un bacio alla gioia di vivere.
1 commento
Per coloro che amano i quadri raffigurante un bacio in questo articolo ci sono molte informazioni utili i quali possono essere difficili da ottenere. Pertanto, una visione oggettiva è presentato in questo articolo e volevo fare i complimenti all’autore .