Il 4 ottobre si celebra la Giornata mondiale degli animali, una data scelta con grande cura: coincide infatti con la ricorrenza di San Francesco d’Assisi, una delle figure più amate e venerate non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Patrono del nostro Paese, San Francesco è ricordato soprattutto come il protettore degli animali e della natura.
Non a caso, a lui si deve il Cantico delle Creature, un testo che possiamo considerare tra i primi esempi di poesia in lingua italiana. Un inno semplice e al tempo stesso potentissimo, capace di trasformare la contemplazione del creato in parole che ancora oggi emozionano per la loro forza e attualità.
Il Cantico delle Creature
Il Cantico delle Creature, conosciuto anche come Canticum o Laudes Creaturarum, e spesso chiamato Cantico di Frate Sole, non è solo una preghiera, è un vero e proprio inno alla vita. In quei versi, Francesco d’Assisi non si limita a lodare Dio, ma riconosce nel creato stesso l’immagine del Creatore. Da qui nasce un’idea rivoluzionaria per il suo tempo, rispettare la natura significa rispettare Dio. Un messaggio che esalta la fratellanza universale, tra l’uomo e tutto ciò che lo circonda.
Un approccio, questo, in netto contrasto con la visione prevalente nella spiritualità medievale, segnata dal contemptus mundi, cioè il distacco, se non addirittura il disprezzo, per il mondo terreno, visto come luogo di peccato e sofferenza.
Il Cantico fu composto intorno al 1224, ma la sua genesi resta avvolta in parte dal mistero. Le leggende vogliono che sia nato due anni prima della morte del Santo, avvenuta nel 1226. Tuttavia, gli studiosi ritengono più probabile che il testo sia stato scritto in tre momenti distinti, quasi come tasselli di un mosaico che Francesco ha completato solo alla fine della sua vita.
Signore buono, altissimo ed onnipotente,
tue sono le lodi, la gloria, l’onore e ogni tipo di benedizione.
A te solo, Altissimo, si addicono
e nessun uomo è degno di nominarti.
Sii lodato, o mio Signore, per mezzo di tutte le tue creature,
e in particolare per fratello Sole,
che è il giorno, e tu ci mandi luce per tramite suo.
E lui è bello e raggiante con gran splendore:
per merito tuo, Altissimo, porta significato.
Sii lodato, mio Signore, per sorella Luna e le stelle;
le hai create in cielo luminose, belle e preziose.
Sii lodato, mio Signore, per fratello Vento
e per il cielo sia nuvoloso sia sereno e per ogni fenomeno
atmosferico, per cui dai sostentamento alle tue creature.
Sii lodato, mio Signore, per sorella Acqua,
che è molto utile e umile e preziosa e incontaminata.
Sii lodato, mio Signore, per fratello Fuoco,
con cui illumini la notte:
ed esso è bello, felice, vivido e robusto.
Sii lodato, mio Signore, per la nostra sorella Madre terra,
che ci nutre e ci dà vita,
e produce molti frutti con fiori colorati e foglie.
Sii lodato, mio Signore, per coloro che perdonano per tuo amore,
e [per questo]sostengono dolori e preoccupazioni.
Beati quelli che sosterranno ciò in pace,
perché saranno incoronati da te, Altissimo.
Sii lodato, mio Signore, per nostra sorella Morte fisica,
da cui nessun uomo può sfuggire:
guai a coloro che morranno in peccato mortale;
beati quelli che [la Morte]troverà nella tua santissima grazia
poiché la dannazione eterna non li avrà.
Lodate e benedicete il mio Signore e ringraziatelo
e servitelo con gran umiltà.