Close Menu
  • Home
  • Blog
  • Libro Caffè
    • Biografie Autori
    • Novità in libreria
    • Classifiche Libri
    • Recensioni
    • Eventi e Curiosità sui Libri
    • Narrativa
    • Narrativa rosa e Chick Lit
    • Giallo – Thriller – noir
    • Fantasy – Gotico – Horror
    • Narrativa per Ragazzi
    • Saggistica
    • Poesie
    • Racconti
    • Miti e leggende
  • PausArt
  • Food & Coffee
    • Salato
    • Dolce
    • Drinks
    • Stile alimentare
  • Costume & Società
Facebook X (Twitter) Instagram
Ultimi Articoli
  • Israele e Gaza: Se Dio è morto, la responsabilità è nostra
  • Isabel Allende – Il mio nome è Emilia del Valle
  • Classifica libri – 19 Maggio 2025
  • Lorenzo Marone – La donna degli alberi (Recensione)
  • Chi è Gerri Esposito?
  • Gerri: la serie Tv ispirata dai libri di Giorgia Lepore
  • Paolo Roversi – L’enigma Kaminski
  • La classifica dei libri – 12 Maggio 2025
Facebook X (Twitter) Instagram Pinterest
Pausa CaffèPausa Caffè
  • Home
  • Blog
  • Libro Caffè
    • Biografie Autori
    • Novità in libreria
    • Classifiche Libri
    • Recensioni
    • Eventi e Curiosità sui Libri
    • Narrativa
    • Narrativa rosa e Chick Lit
    • Giallo – Thriller – noir
    • Fantasy – Gotico – Horror
    • Narrativa per Ragazzi
    • Saggistica
    • Poesie
    • Racconti
    • Miti e leggende
  • PausArt
  • Food & Coffee
    • Salato
    • Dolce
    • Drinks
    • Stile alimentare
  • Costume & Società
Pausa CaffèPausa Caffè
SEI QUI: Home » Costume & Società » Pensiero Libero » Israele e Gaza: Se Dio è morto, la responsabilità è nostra
In Primo Piano

Israele e Gaza: Se Dio è morto, la responsabilità è nostra

21 Maggio 2025Updated:21 Maggio 2025Nessun commento8 Mins Read
Share Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Reddit Telegram Email
Israele e Gaza: Se Dio è morto, la responsabilità è nostra

È disumano.
È disumano che un’organizzazione terroristica come Hamas abbia assassinato 30 bambini israeliani. È dolore puro. È orrore. Il terrorismo non ha bandiere, non ha onore. E va fermato. Sempre.
Ma è ancora più disumano che uno Stato, che si definisce democratico, civile, occidentale come Israele ne ha eliminati 15.000 di bambini. Uno Stato riconosciuto, seduto nei consessi internazionali, che firma trattati e predica pace mentre semina morte.

È parliamo solo degli ultimi eventi perché se guardiamo più indietro nella storia, questo Stato non è stato certo un esempio di tolleranza e amore. Lo Stato di Israele ha condotto una politica di progressiva occupazione e insediamento nei territori palestinesi, Cisgiordania e Gaza, con pratiche che, secondo molte organizzazioni internazionali, hanno spesso violato i diritti umani. Case demolite, terre confiscate, mare proibito. Ci siamo dimenticati quando sparava sui pescatori che osavano superare la linea di mare concessa, dove logicamente troppo vicina alla terra non c’era molto pesce di cui nutrirsi, quando attaccava le navi che portavano rifornimenti nel 2009/10 o quando sparava sui coltivatori che avevano terreni vicino alla linea di confine. Uno stato con i soldi che piano piano ha comprato terreni e case buttando fuori i residenti, costringendoli a sempre più povertà e instabilità. Senza dimenticare l’operazione “piombo fuso” 2008-2009 anche con l’uso di fosforo bianco contro aree abitate da civili, già allora spinse il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a istituire una Commissione d’indagine i cui risultati furono resi noti nel settembre 2009, nella dichiarazione si leggeva che durante l’operazione militare Israele aveva reiteratamente violato i diritti umani della popolazione palestinese. Un lento strangolamento fatto di leggi, muri, check-point, umiliazioni quotidiane. Ma certo, lo chiamano “diritto all’autodifesa”. Si chiama apartheid, ma guai a dirlo. Fa brutto. Fa “antisemita” per gli ignoranti che non comprendono la differenza con l’antisionismo.

Questa era la cronaca di ogni giorno che Vittorio Arrigoni raccontava, con la sabbia di Gaza ancora nelle scarpe, mentre il mondo guardava altrove, in silenzio, con complicità o con comodo disinteresse. Rileggere i suoi articoli è spaventosamente rivelatore di ciò che sta accadendo. Lui lo diceva: “Restiamo umani. Noi invece siamo rimasti zitti.

E se andiamo ancora più indietro nella storia il quadro è ancora più oscuro e il velo cade del tutto. Non dimentichiamo la Nakba’, che significa “catastrofe” in arabo, che è stata la pulizia etnica dalle cui ceneri è nato 77 anni fa lo Stato di Israele, si riferisce l’esodo forzato della popolazione araba palestinese e alla distruzione di oltre 500 villaggi tra il 1947 e il 1949, lo stesso avvenuto anche anche all’indomani della guerra del giugno 1967.

Uno Stato nato sul trauma altrui, alimentato da un’ideologia, il sionismo, che ha trasformato un dolore reale in un’arma di conquista. E’ fondamentale distinguere tra l’ebraismo, come religione e cultura, e lo Stato di Israele. Non si confonda il popolo con un governo che si crede eletto da Dio. Chi si proclama popolo eletto per opprimere un altro popolo, ha imparato troppo bene la lezione dai suoi stessi carnefici, solo invertendo i ruoli. Lo Stato nato dalla Shoa, lo Stato nato dopo lo sterminio degli ebrei compie lo sterminio dei palestinesi.

Lo ripeto per essere più chiara possibile, gli ebrei non c’entrano. La religione ebraica non c’entra, qui si parla di uno Stato. Uno Stato sionista che ha fatto del fanatismo la propria bussola politica. Uno Stato che oggi assomiglia sempre di più a quello che dice di aver sconfitto nel ‘45: un’ideologia di superiorità razziale, nazionalismo esasperato, annientamento dell’altro in nome della “terra promessa”. Solo che lì era Hitler, qui è Netanyahu, ma il principio è lo stesso, siamo il popolo eletto, tutto ci è concesso.

Qui il discorso si fa scivoloso, perché quando la politica si ammanta di teologia, e si invoca Dio per giustificare le proprie azioni, la storia ci insegna che le conseguenze sono quasi sempre tragiche. Ma attenzione anche a non cadere nell’errore opposto: quello di demonizzare un intero popolo o una fede.

Chi brandisce Dio per distruggere, non crede in Dio. Non è fede, è interesse, è potere, è finanza. Se quello di Israele non fosse uno Stato ricco e armato fino ai denti, sarebbe già stato processato dalla storia. Il popolo palestinese è un popolo sacrificabile, che non ha santi in paradiso. Oggi la storia si scrive coi droni, non coi libri, e le immagini sono davvero tragiche, dolorose e dovrebbero tormentarci. E chi appoggia questa “operazione” disumana è disumano, è complice. E l’Italia e la Germania sembrano sempre uniti ma dalla parte sbagliata.

Ma che dio è questo? Ah vero, è il dio della bibbia. Chi l’ha letta sa. Quel Dio della Bibbia che, a quanto pare, assegna lotti di terreno come un notaio divino. Ma davvero un Dio giusto consegnerebbe una terra a un popolo ordinandogli di sterminarne un altro? O siamo di fronte all’ennesimo abuso edilizio travestito da rivelazione sacra? Dietro la parola “Dio” si nasconde spesso una banca. Un potere. Un’industria bellica.

Dio è morto.
E se Dio, per citare Nietzsche, è davvero morto, allora la responsabilità di ciò che accade è tutta nostra. Ed è con i mezzi della storia, della ragione e della politica che dobbiamo affrontarla.
E allora, sì: Dio è morto. Ma non l’hanno ucciso i terroristi. Non l’ha ucciso l’odio. L’ha ucciso la politica. L’ha ucciso il denaro. L’ha ucciso l’ipocrisia di chi, mentre conta i morti, stabilisce chi valga la pena piangere e chi no.

Condivido un pezzo della Bibbia, per capire le origini. Non ci sarà mai un Dio che parla di violenza che possa farsi amare da me. E spero che dopo i palestinesi non tocchi ai cristiani.

Numeri 31
Guerra santa contro Madian
1Il Signore disse a Mosè: 2“Compi la vendetta degli Israeliti contro i Madianiti, poi sarai riunito ai tuoi antenati”. 3Mosè disse al popolo: “Mobilitate fra di voi uomini per la guerra e marcino contro Madian per eseguire la vendetta del Signore su Madian. 4Manderete in guerra mille uomini per tribù di tutte le tribù d’Israele”. 5Così furono forniti, dalle migliaia d’Israele, mille uomini per tribù, cioè dodicimila uomini armati per la guerra. 6Mosè mandò in guerra quei mille uomini per tribù e con loro Pincas, figlio del sacerdote Eleazaro, il quale portava gli oggetti sacri e aveva in mano le trombe dell’acclamazione. 7Marciarono dunque contro Madian come il Signore aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. 8Uccisero anche, oltre i loro caduti, i re di Madian Evi, Rekem, Sur, Ur e Reba cioè cinque re di Madian; uccisero anche di spada Balaam figlio di Beor. 9Gli Israeliti fecero prigioniere le donne di Madian e i loro fanciulli e depredarono tutto il loro bestiame, tutti i loro greggi e ogni loro bene; 10appiccarono il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e a tutti i loro attendamenti 11e presero tutto il bottino e tutta la preda, gente e bestiame. 12Poi condussero i prigionieri, la preda e il bottino a Mosè, al sacerdote Eleazaro e alla comunità degli Israeliti, accampati nelle steppe di Moab, presso il Giordano di fronte a Gerico.

Massacro delle donne e purificazione del bottino
13Mosè, il sacerdote Eleazaro e tutti i principi della comunità uscirono loro incontro fuori dell’accampamento. 14Mosè si adirò contro i comandanti dell’esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, che tornavano da quella spedizione di guerra. 15Mosè disse loro: “Avete lasciato in vita tutte le femmine? 16Proprio loro, per suggerimento di Balaam, hanno insegnato agli Israeliti l’infedeltà verso il Signore, nella faccenda di Peor, per cui venne il flagello nella comunità del Signore. 17Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo; 18ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi. 19Voi poi accampatevi per sette giorni fuori del campo; chiunque ha ucciso qualcuno e chiunque ha toccato un cadavere si purifichi il terzo e il settimo giorno; questo per voi e per i vostri prigionieri. 20Purificherete anche ogni veste, ogni oggetto di pelle, ogni lavoro di pelo di capra e ogni oggetto di legno”.

21Il sacerdote Eleazaro disse ai soldati che erano andati in guerra: “Questo è l’ordine della legge che il Signore ha prescritto a Mosè: 22L’oro, l’argento, il rame, il ferro, lo stagno e il piombo, 23quanto può sopportare il fuoco, lo farete passare per il fuoco e sarà reso puro; ma sarà purificato anche con l’acqua della purificazione; quanto non può sopportare il fuoco, lo farete passare per l’acqua. 24Vi laverete le vesti il settimo giorno e sarete puri; poi potrete entrare nell’accampamento”.

P.S. I Medianiti erano cugini perché discendenti di Madin figlio di Abramo, come Isacco e Ismaele. Praticamente si ammazzavano per il territorio tra parenti.

Pensiero Libero

Pensiero libero
Ketty
  • Website

Faccio i conti con la mia insaziabile voglia di conoscenza, mi piace condividere con gli altri le cose che imparo e confrontarmi, questo blog tenta di raccogliere i pezzi confusi di me.

Related Posts

Isabel Allende - Il mio nome è Emilia del Valle
Allende Isabel

Isabel Allende – Il mio nome è Emilia del Valle

La classifica dei libri – 19 Maggio 2025
Classifiche Libri

Classifica libri – 19 Maggio 2025

Lorenzo Marone - La donna degli alberi
In Primo Piano

Lorenzo Marone – La donna degli alberi (Recensione)

Add A Comment
Leave A Reply Cancel Reply

@pausacaffeblog
  • Facebook 5.4K
  • Twitter 594
  • Pinterest 98
  • Instagram 741
Cerca nel sito
Ultimi articoli
Israele e Gaza: Se Dio è morto, la responsabilità è nostra
21 Maggio 2025

Israele e Gaza: Se Dio è morto, la responsabilità è nostra

Isabel Allende - Il mio nome è Emilia del Valle
20 Maggio 2025

Isabel Allende – Il mio nome è Emilia del Valle

La classifica dei libri – 19 Maggio 2025
19 Maggio 2025

Classifica libri – 19 Maggio 2025

Lorenzo Marone - La donna degli alberi
17 Maggio 2025

Lorenzo Marone – La donna degli alberi (Recensione)

Chi è Gerri Esposito?
14 Maggio 2025

Chi è Gerri Esposito?

Pausa Caffè

La pausa caffè è quello stacco dal lavoro o dalla tua vita che ti rimbalza in una zona neutra di cazzeggio, di non voglio pensare, di spettegoliamo su o di mi sfogo di tutto. La pausa caffè assume una sua forma in quel preciso momento in cui tu sei là. Dipende da te, dal caffè e dal tuo interlocutore. Non è mai uguale a se stessa. Questo è il senso di questo blog.

E’ tempo di …

… rinascita, clima dolce, mandorli in fiore, luce forte, canti di uccelli, colori, prati fioriti, bambini che giocano in cortile, profumi, aria aperta, carezze di sole, di amori ed innamoramenti…

I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli. (Khalil Gibran)

Calendario Articoli
Maggio 2025
L M M G V S D
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031  
« Apr    
Libro Caffè
  • Autori
  • Narrativa
  • Narrativa rosa e Chick Lit
  • Giallo, Thriller, noir
  • Fantasy, Gotico e Horror
  • Narrativa per Ragazzi
  • Saggistica
  • L’angolo della poesia
  • Racconti, storie e leggende
  • Eventi e Curiosità sui Libri
Cibo & Caffè
  • Salato
  • Dolce
  • Bevande
  • Alimentazione
  • Alimenti
  • Spezie e aromi
  • Pesi e Misure
  • Ricette Speciali
DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

Il blog non ha alcun fine di lucro e contiene Immagini, Video, Racconti e Foto prelevate dalla rete, pertanto tutti i diritti rimangono dei rispettivi autori ed editori.

STRUMENTI
  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org
Social
  • eMail
  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest
  • Twitter
Copyright © 2023 PausaCaffeBlog.it - Tutti i diritti sono riservati. [email protected] - Web Developer: Biagio Vasi

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.