Il 20 maggio sono iniziate le premiazioni del Premio Bancarella 2017, il primo assegnato è il Premio Bancarellino, un premio letterario dedicato esclusivamente a libri di narrativa per ragazzi, fu assegnato per la prima volta nel 1958 e viene consegnato ogni anno a maggio nella città di Pontremoli.
Vincitore di questa 60° edizione del premio è il libro A noi due, prof. di Bianca Chiabrando, la più giovane dei finialisti con con 631 preferenze su 1315 voti complessivi dati da una guiuria composta da ragazzi.
A noi due, prof. di Bianca Chiabrando, editore Mondadori.
Olivia è al primo anno di liceo, ma il professore più spietato di tutti i tempi, Piero Pattume, rende la vita impossibile a lei e ai suoi compagni con 25 regole assurde. L’unica possibilità di sopravvivenza è decifrare il Codice Pattume, la segreta combinazione di numeri con cui il prof sceglie le sue vittime e le interroga senza pietà…
Bianca Chiabrando, ha 16 anni, frequenta il terzo anno di liceo Classico ma non si è ancora riavuta dalle scuole medie. Gran parte dei personaggi di questo libro sono ispirati – per quanti possa sembrare impossibile – a persone reali. Non è alla sua prima esperienza di scrittura, quando ancora frequentava la terza media ha scritto il suo primo libro che ha riscosso un grande successo, Il caso 3°D. Cronache di una classe irrecuperabile, sempre edizione Mondadori.
Conosciamo anche gli altri finalisti:
La luna è dei lupi di Giuseppe Festa, editore Salani, con 249 voti.
Ruscelli dipinti d’argento dalla luna, nastri di profumi colorati tesi sui prati, sagome di cervi come macchie di buio su una tela d’ombra. E un’oscura minaccia oltre il confine. Questo è il mondo di Rio, un lupo dei Monti Sibillini. A lui è affidata la sopravvivenza del suo branco piegato dalla fame e dalla scarsità di nuove nascite, costretto ad affrontare un lungo viaggio nei meandri di una natura da scoprire e difendere, nell’eterno conflitto con un nemico che ora ha le fattezze di un branco antagonista, ora quelle dell’uomo e dei suoi cani. L’entrata in scena di Greta e Lorenzo, due giovani ricercatori, darà il via a una catena di eventi imprevedibili. Tra le meraviglie della natura selvaggia e le insidie del mondo degli uomini, l’emozionante viaggio di un branco alla ricerca della libertà. Una trama che si trasforma in un sorprendente gioco di specchi, dove ogni lettore ha la possibilità di osservare la natura degli animali e la società degli uomini dal punto di vista dei lupi. Una storia che diventa metafora della condizione umana, tra conflitti e amicizia, istinto e ragione, pregiudizi e accettazione del diverso. “Chissà se anche gli uomini pregano” si chiede a un tratto Lama, una femmina del branco, contemplando la luna. Perché i lupi pregano.
Giuseppe Festa è nato a Milano nel 1972, è laureato in Scienze Naturali e si occupa di educazione ambientale. Appassionato musicista, è cantante e autore del gruppo Lingalad. Ha pubblicato i romanzi Il passaggio dell’orso (Salani, 2013; Mondadori Scuola, 2014), L’ombra del gattopardo (Salani, 2014).
Io, Emanuela, agente della scorta di Paolo Borsellino di Annalisa Strada, editore Einaudi, con 176 voti.
Emanuela Loi non ha neanche vent’anni quando sua sorella la convince a tentare il concorso per entrare in polizia. È un percorso che la fa crescere in fretta, lontano dalla sua terra, dai suoi affetti, soprattutto quando, a Palermo, viene assegnata al servizio scorte Di Paolo Borsellino. Sono anni bui per la città, che è sede del maxiprocesso contro Cosa Nostra e bersaglio facile della mafia, che colpisce chi, la mafia, cerca di combatterla. Emanuela ha paura, ma il suo senso del dovere, che da sempre la accompagna, non la fa desistere. Fino alla fine.
Annalisa Strada è nata a Adro, è un’insegnante, si è occupata per anni di servizi editoriali, per poi dedicarsi alla narrativa per ragazzi. Ha pubblicato oltre trenta titoli, tra i quali: Fino all’ultima mosca (Ed. San Paolo, Premio Gigante delle Langhe), I mestieri di papà (Salani), La Bella Addormentata è un tipo sveglio (Piemme), Evviva la Costituzione (Gabrielli), 1861 Un’avventura Italiana (Ed. Paoline, Premio Giovanni Arpino).
Fuorigioco a Berlino di Christian Antonini, editore Giunti, con 161 voti.
Un romanzo di avventura, ribellione all’oppressione, sullo sfondo storico della Germania divisa dalla cortina di ferro. Berlino, estate del 1961. Leo e la sua squadra stanno per affrontare la finale che deciderà i vincitori del torneo di calcio per il controllo della piazzetta dove tutti i ragazzi della città, che provengano da Ovest o da Est, si ritrovano a giocare. Gli eventi della Storia incalzano, un muro di fil di ferro e cemento sta per impedire la loro sfida e insieme decidere la fine della loro infanzia. Ma Leo e i suoi amici, insieme a quelli che fino ad allora aveva giudicato avversari, se non nemici, sapranno unirsi e ribellarsi contro chi vuole spezzare i loro sogni. La partita si farà, a tutti i costi.
Christian Antonini è nato a Milano, nel 1971), vive e lavora a Introbio, in provincia di Lecco, ha scritto numerosi racconti che sono apparsi su diverse antologie. Con lo stesso libro e anche tra i finalisti del premio Il Gigante delle Langhe 2016. E’ stato curatore e ideatore di giochi, ha lavorato in campo giornalistico e come traduttore. Oggi si occupa di comunicazione e social media.
Lisbeth e il segreto della città d’oro di Mavis Miller, editore DeAgostini, con 98 voti.
E se non ci fosse nulla di più speciale che essere assolutamente normali? Un incantevole viaggio nel fantastico da leggere tutto d’un fiato.
Al di là di tutti i confini, al di là dei mari, dei fiumi e delle montagne, esiste una città magnifica. Le sue strade sono lastricate d’oro, i suoi palazzi sono splendenti e le sue torri si specchiano nelle acque cristalline del lago Smisurato. Non c’è al mondo luogo più felice della Città d’Oro, e non ci sono al mondo persone più felici dei suoi abitanti. Sì, perché i Lucenti sono dotati di straordinari poteri magici. All’età di tredici anni, vedono i capelli tingersi d’oro e i piedi staccarsi dal suolo in un volo gentile. Ed è per questo che tutti i ragazzini della Città d’Oro attendono con ansia il fatidico compleanno. Tutti, compresa Lisbeth. Lisbeth che ha dodici anni e mezzo e che sogna ogni giorno il momento in cui potrà frequentare il Collegio Lucente con l’amico di sempre, André. Qualcosa però va storto: la mattina del suo tredicesimo compleanno, Lisbeth si sveglia con i soliti capelli marroni e le solite caviglie rotonde che non si sollevano dal suolo nemmeno di un millimetro. Ma come è possibile? Forse lei non è Lucente come tutti gli abitanti della Città d’Oro? Per scoprirlo la ragazzina dovrà affrontare una lunga avventura, al di là di tutti i confini. Per conoscere il mondo e anche un po’ se stessa.
Mavis Miller è nata in un piccolo villaggio della Contea di Birkesnow, ma durante la sua lunga esistenza ha visitato mezzo mondo e ha vissuto in almeno cento luoghi diversi. Grande appassionata di storie, ha conosciuto da vicino le vicende incredibili delle Terre Selvagge, della Città d’Oro e dei loro abitanti. Questo è il primo, straordinario romanzo tratto dai suoi diari, appunti e note di viaggio.