Un tempo a gennaio nei campi i lavori di aratura e di semina erano pochi, ma i contadini spettavano le grandi nevicate di gennaio come una benedizione, proprio come cita il proverbio “la neve di gennaio riempie il granaio”.
Oggi la neve è vista solo come un disaggio, dobbiamo cambiare la no stra mentalità e rispettare i cicli delle stagioni.
Con il freddo che fa vi propongo la poesia Nevicata di Giovanni Pascoli dal libro “Myricae”(1855 – 1912).
Nevica: l’aria brulica di bianco;
la terra è bianca, neve sopra neve;
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco,
cade del bianco con un tonfo lieve.
E le ventate soffiano di schianto
e per le vie mulina la bufera;
passano bimbi; un balbettio di pianto;
passa una madre; passa una preghiera!