Close Menu
  • Home
  • Blog
  • Libro Caffè
    • Biografie Autori
    • Novità in libreria
    • Classifiche Libri
    • Recensioni
    • Eventi e Curiosità sui Libri
    • Narrativa
    • Narrativa rosa e Chick Lit
    • Giallo – Thriller – noir
    • Fantasy – Gotico – Horror
    • Narrativa per Ragazzi
    • Saggistica
    • Poesie
    • Racconti
    • Miti e leggende
  • PausArt
  • Food & Coffee
    • Salato
    • Dolce
    • Drinks
    • Stile alimentare
  • Costume & Società
Facebook X (Twitter) Instagram
Ultimi Articoli
  • Lo diceva mia nonna! di Lelio Bonaccorso e Graziano Delorda
  • Classifica libri – 9 Giugno 2025
  • Francesca Giannone – La portalettere (Recensione)
  • Premio Strega 2025: la cinquina dei finalisti
  • Premio Strega Giovani 2025. Il Vincitore
  • Giornata mondiale degli oceani 2025
  • Classifica libri – 2 Giugno 2025
  • Solitudine
Facebook X (Twitter) Instagram Pinterest
Pausa CaffèPausa Caffè
  • Home
  • Blog
  • Libro Caffè
    • Biografie Autori
    • Novità in libreria
    • Classifiche Libri
    • Recensioni
    • Eventi e Curiosità sui Libri
    • Narrativa
    • Narrativa rosa e Chick Lit
    • Giallo – Thriller – noir
    • Fantasy – Gotico – Horror
    • Narrativa per Ragazzi
    • Saggistica
    • Poesie
    • Racconti
    • Miti e leggende
  • PausArt
  • Food & Coffee
    • Salato
    • Dolce
    • Drinks
    • Stile alimentare
  • Costume & Società
Pausa CaffèPausa Caffè
SEI QUI: Home » Libro Caffè » Autori Libri » Deaver Jeffery » Jeffery Deaver – Il taglio di dio
Deaver Jeffery

Jeffery Deaver – Il taglio di dio

7 Settembre 2018Updated:7 Ottobre 2019Nessun commento4 Mins Read
Share Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Reddit Telegram Email
Jeffery Deaver – Il taglio di dio

Il taglio di dio è un romanzo thriller scritto da Jeffery Deaver, pubblicato nel 2018, un’altra nuova indagine di Lincoln Rhyme. Una duplice caccia all’uomo nello spietato mondo del commercio dei diamanti, e si diverte a mettere alla prova il formidabile intuito di Lincoln e Amelia con svolte improvvise e deviazioni di percorso.

Diamond District, Manhattan. Jatin Patel, mae-stro tagliatore di diamanti, giace esanime sul pavimento del suo laboratorio. Pochi metri più in là, una giovane coppia di fidanzati. Hanno caviglie e polsi legati, la gola tagliata. La scena che la squadra di Lincoln Rhyme si trova di fronte, un sabato mattina qualunque nelle stanze della Patel Designs, ha tutti i numeri della classica rapina finita male. Ma per Amelia Sachs qualcosa non torna. I diamanti lavorati non sono stati portati via, e l’assassino si è accanito sulle vittime con una brutalità che suggerisce un movente diverso. Per sposare definitivamente la tesi che dietro all’omicidio si nasconda altro, basta leggere il messaggio sgrammaticato e delirante che il killer ha inviato alla stampa. Non è la prima volta che Rhyme deve entrare nella mente allucinata di un assassino. Se non fosse che la follia del Promittente, così si è firmato, è eguagliata da un’abilità e una lucidità fuori dal comune. Per quanto un errore l’abbia già commesso, un errore che lo potrebbe incastrare.

CAPITOLO 1
«È prudente?»
Lui rifletté alcuni istanti. «Prudente? Perché non dovrebbe esserlo?»
«Così, per dire. È deserto, qui.» La donna si guardò attorno nell’androne squallido e in penombra, il pavimento di vecchio linoleum così consumato che sembrava scartavetrato. Erano fermi davanti all’ascensore; le uniche due persone presenti. Il palazzo si trovava nel bel mezzo del Diamond District, a Midtown Manhattan. Essendo sabato, molti negozi e uffici erano chiusi per lo shabbat ebraico. Il vento di marzo sibilava e gemeva.
«Credo che siamo a posto: a quanto pare è infestato solo in parte» replicò William, il suo fidanzato.
Lei sorrise, ma l’espressione svanì in fretta.
Deserto, già, pensò William. E tetro. Tipico dei palazzi di uffici costruiti a Midtown… quando? Negli anni Trenta? Quaranta? In ogni caso, difficilmente l’avrebbe definito «pericoloso». In compenso, non era molto funzionale. Dov’era finito l’ascensore? Dannazione.
«Non preoccuparti, non è come il South Bronx» disse.
«Non sei mai stato nel South Bronx» lo riprese Anna.
«Sono andato a una partita degli Yankees.» E per qualche anno l’aveva attraversato facendo il pendolare. Ma non menzionò la cosa.
Da dietro le spesse porte metalliche, ingranaggi stridettero e carrucole tirarono. Una colonna sonora di cigolii e scricchiolii.
L’ascensore. Ecco: quello poteva non essere sicuro. Ma le probabilità di convincere Anna a fare tre piani a piedi erano pari a zero. La sua fidanzata – spalle larghe, bionda e vitale – era in gran forma grazie alla palestra e all’affascinante ossessione per il suo Fitbit rosso fiammante. Non era allo sforzo fisico che faceva obiezione, con quella meravigliosa occhiata ironica. Piuttosto, il punto era che, come aveva detto una volta, le ragazze non usano le scale in palazzi come quello.
Anche quando si trattava di piacevoli commissioni.
Il suo senso pratico prevalse, per l’ennesima volta. «Sei sicuro che sia una buona idea, Billy?»
Lui era preparato. «Certo.»
«È così costoso!»
Vero, lo era. Ma William aveva fatto i compiti a casa: sapeva che la qualità costava; nel suo caso, sedicimila dollari. La pietra che il signor Patel stava montando nell’anello di oro bianco destinato al grazioso dito di Anna era un taglio princess da un carato e mezzo, valutata F sulla scala del colore, quindi molto vicina all’ideale trasparenza della categoria D. La pietra era quasi pura: una IF, con qualche piccolissimo difetto – il signor Patel aveva spiegato che si chiamavano inclusioni – visibile solo a un esperto dotato di lente d’ingrandimento. Insomma, non era perfetta né enorme, ma era un magnifico pezzo di carbonio che, visto attraverso le ottiche del signor Patel, ti levava il respiro.
E, cosa molto più importante, Anna lo adorava.
William si ritrovò pericolosamente vicino all’affermare: Ci si sposa una volta sola. Grazie a Dio, però, si trattenne. Anche se era vero nel caso di lei, non lo era per lui. Ad Anna non importava del suo passato, o non dava a vedere che le importasse, ma era meglio non sollevare l’argomento. Motivo per cui aveva evitato di menzionare i cinque anni di spola con la contea di Westchester.
Dove diavolo era quell’ascensore?
William Sloane premette di nuovo il bottone, anche se era già illuminato. Risero di quel gesto inutile.
Dietro di loro il portone si aprì. All’inizio videro solo un’ombra in controluce attraverso il vetro unto, poi un uomo entrò. Per un istante, William si sentì a disagio.

Giallo - Thriller - Noir Jeffery Deaver
Ketty
  • Website

Faccio i conti con la mia insaziabile voglia di conoscenza, mi piace condividere con gli altri le cose che imparo e confrontarmi, questo blog tenta di raccogliere i pezzi confusi di me.

Related Posts

Gerri: la serie Tv ispirata dai libri di Giorgia Lepore
Dalla penna alla pellicola

Gerri: la serie Tv ispirata dai libri di Giorgia Lepore

Paolo Roversi – L’enigma Kaminski
Giallo - Thriller - noir

Paolo Roversi – L’enigma Kaminski

Agatha Christie – L’uomo vestito di marrone (Recensione)
Christie Agatha

Agatha Christie – L’uomo vestito di marrone (Recensione)

Add A Comment
Leave A Reply Cancel Reply

@pausacaffeblog
  • Facebook 5.4K
  • Twitter 594
  • Pinterest 98
  • Instagram 741
Cerca nel sito
Ultimi articoli
Lo diceva mia nonna! di Lelio Bonaccorso e Graziano Delorda
13 Giugno 2025

Lo diceva mia nonna! di Lelio Bonaccorso e Graziano Delorda

Classifica libri – 9 Giugno 2025
9 Giugno 2025

Classifica libri – 9 Giugno 2025

Francesca Giannone - La portalettere
7 Giugno 2025

Francesca Giannone – La portalettere (Recensione)

Premio Strega 2025: la cinquina dei finalisti
5 Giugno 2025

Premio Strega 2025: la cinquina dei finalisti

Premio Strega Giovani 2025. Il Vincitore
4 Giugno 2025

Premio Strega Giovani 2025. Il Vincitore

Pausa Caffè

La pausa caffè è quello stacco dal lavoro o dalla tua vita che ti rimbalza in una zona neutra di cazzeggio, di non voglio pensare, di spettegoliamo su o di mi sfogo di tutto. La pausa caffè assume una sua forma in quel preciso momento in cui tu sei là. Dipende da te, dal caffè e dal tuo interlocutore. Non è mai uguale a se stessa. Questo è il senso di questo blog.

E’ tempo di …

… rinascita, clima dolce, mandorli in fiore, luce forte, canti di uccelli, colori, prati fioriti, bambini che giocano in cortile, profumi, aria aperta, carezze di sole, di amori ed innamoramenti…

I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli. (Khalil Gibran)

Calendario Articoli
Settembre 2018
L M M G V S D
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
« Ago   Ott »
Libro Caffè
  • Autori
  • Narrativa
  • Narrativa rosa e Chick Lit
  • Giallo, Thriller, noir
  • Fantasy, Gotico e Horror
  • Narrativa per Ragazzi
  • Saggistica
  • L’angolo della poesia
  • Racconti, storie e leggende
  • Eventi e Curiosità sui Libri
Cibo & Caffè
  • Salato
  • Dolce
  • Bevande
  • Alimentazione
  • Alimenti
  • Spezie e aromi
  • Pesi e Misure
  • Ricette Speciali
DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

Il blog non ha alcun fine di lucro e contiene Immagini, Video, Racconti e Foto prelevate dalla rete, pertanto tutti i diritti rimangono dei rispettivi autori ed editori.

STRUMENTI
  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org
Social
  • eMail
  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest
  • Twitter
Copyright © 2023 PausaCaffeBlog.it - Tutti i diritti sono riservati. [email protected] - Web Developer: Biagio Vasi

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Accetto