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SEI QUI: Home » Libro Caffè » Autori Libri » Cornwell Patricia » Patricia Cornwell – Cause innaturali
Cornwell Patricia

Patricia Cornwell – Cause innaturali

16 Gennaio 2024Updated:1 Febbraio 2024Nessun commento8 Mins Read
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Patricia Cornwell – Cause innaturali
Patricia Cornwell – Cause innaturali
Patricia Cornwell – Cause innaturali

Cause innaturali è un thriller scritto da Patricia Cornwell, pubblicato il 16 gennaio 2024 in Italia, da Mondadori, tradotto da Sara Crimi e Laura Tasso, il ventisettesimo con protagonista l’anatomopatologa forense Kay Scarpetta, che si trova di fronte a una delle scene del crimine più inquietanti della sua carriera, e deve indagare per scoprire chi può aver commesso omicidi così efferati e perché.

“le vittime sono state aggredite dopo le tre di questa mattina mentre era ancora buio e pioveva. Questo pare accertato. La tenda è distrutta e le loro cose sono state scaraventate ovunque: la scena, stando alle immagini che Marino e altri hanno inviato, è molto violenta e caotica. E devo aggiungere che non abbiamo ancora confermato l’identità delle vittime.”

 

 

Trama del libro Cause innaturali

Kay Scarpetta si ritrova in una zona selvaggia della Virginia settentrionale ad esaminare i resti di due campeggiatori ricercati dalle forze dell’ordine federali e si trova di fronte uno scenario orribile.

Le vittime, ricercate dai federali per riciclaggio di denaro e attività terroristiche, sono state sfregiate con una violenza e un accanimento tali da renderle quasi irriconoscibili. Le altre prove rinvenute sul posto sono ugualmente spaventose e un’impronta enorme, troppo grande per appartenere a un essere umano, getta tutti nello sconcerto.

Dopo i recuperi cadaveri più spaventosi della sua carriera, Scarpetta deve scoprire chi potrebbe aver commesso omicidi così selvaggi, e perché. Quando dal passato ritorna poi un pericoloso fantasma, Kay si sentirà inerme e in balia di questo antico nemico senza scrupoli che minaccia lei e la sua famiglia, oltre che l’intera nazione.

Chi è Kay Scarpetta

Il personaggio di Kay Scarpetta è stato ispirato al medico legale di origini italiane Marcella Fierro e compare per la prima volta nel romanzo Postmartem. E’una donna molto razionale che crede saldamente nei principi della scienza e della medicina. Viene descritta come una donna di circa quarant’anni, ma la seguiremo fino ai sessanta, è alta poco più di un metro e sessanta, bionda dagli occhi azzurri, prosperosa e affascinante. Ama vestire elegante e in modo adeguato ad una professionista del suo livello, si trucca poco e non porta gioielli (eccetto un orologio Breitling modello B52).

Adora la cucina italiana e le sue specialità sono le lasagne e le tagliatelle al sugo con peperoni e salsiccia. Cucinare per lei è rilassante e la distrae dalle preoccupazioni lavorative. Spesso invita a cena il suo collega Pete Marino, burbero capitano della polizia di Richmond che apprezza particolarmente le specialità culinarie di Kay.
Kay Scarpetta è nata a Miami nel 1956 da una famiglia di origini italiane proveniente da Verona. Suo padre, Marcellus II, era proprietario di un piccolo negozio di alimentari e si spegne a causa di una leucemia linfatica quando lei aveva solo 12 anni.

Ha una sorella, Doroty, una scrittrice di libri per bambini , con la quale ha un pessimo rapporto, ritenuta da Kay narcisista e incapace di prendersi cura di sua figlia Lucy. Proprio con la nipote Kay stringe un rapporto molto stretto finendo per farle quasi da madre, e introducendola nel suo mondo, tant’è che Lucy entrerà nell’Fbi in qualità di analista tecnica e successivamente nell’ATF.

Sin da bambina Kay mostra una grande predisposizione per lo studio e, dopo aver frequentato un collegio religioso e la St. Brendan High School si trasferisce al nord grazie ad una borsa di studio e si laurea in anatomo-patologia e giurisprudenza all’università di Georgetown.
Inizialmente lavora nell’istituto di medicina legale di Miami Dade, poi accetta l’incarico di capo medico legale della Virginia, trasferendosi a Richmond.

Consulente dell’FBI, intreccia una relazione con Benton Wesley, capo dell’unità di scienze comportamentali ed esperto nel delineare i profili psicologici di pericolosi serial-killer. Benton Wesley inizierà un progetto denominato PREDATOR per studiare il cervello dei serial killer.

Serie con Kay Scarpetta

1990 – Postmortem (in Italia 1994)
1991 – Oggetti di reato (Body of Evidence, in Italia 1992)
1992 – Quel che rimane (All That Remains, in Italia 1993)
1993 – Insolito e crudele (Cruel and Unusual, in Italia 1995)
1994 – La fabbrica dei corpi (The Body Farm, in Italia 1996)
1995 – Il cimitero dei senza nome (From Potter’s Field, in Italia 1997)
1996 – Causa di morte (Cause of Death, in Italia 1998)
1997 – Morte innaturale (Unnatural Exposure, in Italia 1998)
1998 – Punto di origine (Point of Origin, in Italia 1999)
1999 – Cadavere non identificato (Black Notice, in Italia 2000)
2000 – L’ultimo distretto (The Last Precinct, in Italia 2001)
2003 – Calliphora (Blow Fly)
2004 – La traccia (Trace, in Italia 2005)
2005 – Predatore (Predator, in Italia 2006)
2007 – Il libro dei morti (Book of the Dead)
2008 – Kay Scarpetta (Scarpetta, in Italia 2009)
2009 – Il fattore Scarpetta (The Scarpetta Factor, in Italia 2010)
2010 – Autopsia virtuale (Port Mortuary, in Italia 2011)
2011 – Nebbia rossa (Red Mist, in Italia 2012)
2012 – Letto di ossa (The Bone Bed, in Italia 2013)
2014 – Polvere (Dust)
2014 – Carne e sangue (Flesh and Blood)
2015 – Cuore depravato (Depraved heart)
2016 – Caos (Chaos)
2021 – Autopsia (Autopsy: A Scarpetta Novel, in Italia 2022)
2022 – Livore (Livid)
2023 – Cause innaturali (Unnatural Death, in Italia 2024)

Incipit del libro Cause innaturali

 

«Ero dunque un mostro
che macchiava la faccia della Terra
e da cui tutti fuggivano
e che tutti ripudiavano?»
MARY SHELLEY, Frankenstein, 1818

1
Scendo dall’ascensore al piano dell’obitorio. Sotto la stucchevole patina di deodorante l’aria è irrespirabile. Una luce fluorescente sfarfalla da far girare la testa e il pavimento di piastrelle bianche è sporco e costellato di gocce di sangue. Le pareti di calcestruzzo sono rigate e macchiate, i bidoni rossi per i rifiuti a rischio biologico traboccano.
Sono passate da poco le nove, è il 1° novembre e quella di ieri è stata la festività di Halloween più letale che si sia mai vista in Northern Virginia. Gente impegnata ad ammazzarsi o a far fuori qualcun altro e un meteo pericolosamente tempestoso. Ero uscita tardi dal mio ufficio di Alexandria e sono tornata prima che facesse giorno. Non siamo certo in pari, anzi, e in questo momento sarei in sala autopsie se non fossi stata convocata su una scena che promette di essere un incubo.
Due campeggiatori sono stati uccisi nei pressi di una miniera d’oro abbandonata a un centinaio di chilometri da qui. Il territorio selvaggio e primitivo di Buckingham Run non è un luogo dove la gente va a fare trekking o una gita. Ho cercato informazioni per farmi un’idea di cosa mi aspetta. Negli ottanta e passa anni di storia dell’Istituto di medicina legale della Northern Virginia non è mai arrivato nessun caso da lì, il che però non esclude che non ci siano state morti di cui nessuno è al corrente.
Buckingham Run non è mappato e non ci si arriva con i mezzi normali, ma non mi arrischierei nemmeno ad andarci a piedi. Sono migliaia di ettari costellati di pozzi e gallerie di miniere, e non mancano altri pericoli mortali, compresa la contaminazione da veleni. Nessuno ha idea di chi o cosa possa vivere in quell’enorme foresta dove l’essere umano non ha praticamente più messo piede da prima della Guerra civile americana.
Inutile dire che ci sono grossi animali selvatici, alcuni forse inimmaginabili, e non sto parlando solo di orsi. Le immagini appaiono senza sosta dai video che Pete Marino sta inviando da quando è arrivato sulla scena. “Il corpo di donna nudo impalato con bastoni da trekking fluttua in un lago che riflette i colori dell’autunno. Il luogo dove campeggiava accanto all’ingresso della miniera d’oro abbandonata è devastato, e le scritte PERICOLO e ALLONTANARSI sono a malapena leggibili su cartelli vecchi di secoli.”
Telefono e torcia alla mano, Marino aveva puntato l’obiettivo nel pozzo di una miniera e la luce aveva illuminato un corpo intrappolato nell’armatura di legno crollata, il viso insanguinato e gli occhi spenti che guardavano in alto. Sento il rumore dei suoi scarponi che calpestano sassi e ghiaia. Vedo la torcia che passa sopra rotaie di ferro arrugginito… un carrello da miniera avvolto dalle ragnatele… Poi lo sento esclamare «Merda!» e la luce si sofferma sull’impronta di un piede nudo che sembra appartenere a un gigante…
“Sto uscendo dall’ufficio.” Mando il messaggio al satellitare di Marino.
Ex detective della Squadra omicidi, con il quale ho lavorato per gran parte della mia carriera, adesso è il mio specialista di operazioni forensi. Diverse ore fa è stato accompagnato in elicottero sulla scena insieme agli investigatori forensi. Marino si sta facendo un’idea generale prima del mio arrivo ed è entusiasta per la “scoperta del secolo”, come la definisce. Io non condivido la sua esaltazione davanti a indizi eclatanti e probabilmente falsi. Comunque consideri la situazione, potremmo ritrovarci tra le mani un problema grosso.

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Faccio i conti con la mia insaziabile voglia di conoscenza, mi piace condividere con gli altri le cose che imparo e confrontarmi, questo blog tenta di raccogliere i pezzi confusi di me.

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