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SEI QUI: Home » Costume & Società » Cinema e TV » Dalla penna alla pellicola » Nick Hornby – E’ nata una star?
Dalla penna alla pellicola

Nick Hornby – E’ nata una star?

4 Ottobre 2010Updated:17 Marzo 2018Nessun commento7 Mins Read
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Nick Hornby – E’ nata una star?

Durante l’afoso luglio 2010, mentre la maggior parte di noi era distesa su chissà quale spiaggia, Nick Hornby ci ha regalato una storia divertente che guarda da un’altra prospettiva il mondo degli adolescenti: E’ nata una star?

“Mi sono sentita tremare le ginocchia. Non mi reggevo in piedi. Respiravo a fatica. In quel momento, non avendo visto il video, potevo ancora credere che mio figlio non ci facesse granché, in quel film. Potevo pensare che se ne stava dietro donne in topless a coprirgli le tette con le mani e basta. Forse per un attimo mi sono detta che Mark faceva solo il galantuomo. Una povera ragazza era stata beccata col seno scoperto, ma per fortuna c’era Mark a coprire le sue vergogne… Sapete com’è quando si hanno dei figli. Di loro si pensa il peggio solo quando non c’è scelta.”

Tra le tante cose che una mamma non vorrebbe scoprire sul proprio figlio adolescente ce n’è una un po’ imbarazzante… a dire il vero molto imbarazzante. E non aiuta il fatto di venirla a sapere dalla vicina di casa pettegola, che una mattina ti fa trovare nella buca delle lettere un video accompagnato da un biglietto. Lynn non riesce a crederci: è suo figlio Mark quello in copertina. Il film ha un titolo non proprio edificante ed è vietato ai minori. Sì, insomma, Mark a quanto pare ha un talento nascosto, insospettato. E l’ha messo a frutto cimentandosi come pornostar.
Come si affronta una novità del genere? Lynn deve dirlo a Dave, suo marito, e insieme dovranno parlarne con il ragazzo… forse da oggi nella loro famiglia niente sarà più come prima. O no? Ma se ci fosse un modo per prendere una cosa del genere per il verso giusto, anziché per quello sbagliato?

Ancora non l’ho letto, ma leggendo le varie recensioni in giro ho trovato molti pareri negativi, ma non perché il libro non sia divertente o scritto male, ma perché è troppo poco, Hornby ci ha abituato a capolavori complessi e questo invece sembra essere un racconto carino che invece è venduto come un romanzo, credo di aver capito che i fan di Hornby si sono sentiti un po’ ingannati.

Ho scoperto che mio figlio era una pornostar quando Karen, la vicina di casa, ci ha lasciato una busta nella buca della posta. Nella busta c’era un video e un biglietto. Il biglietto di­ceva:

Cara Lynn,
non è mia abitudine lasciare film sconci nella posta altrui. Ma ho pensato che a te e Dave questo potesse interessare! Devo ag­giungere che non è mio! Venerdì sera Cari è andato a casa di un amico con cui era uscito a bere qualcosa. L’amico ha messo su questo video, sai come sono i ragazzi… E Carl ha individuato «Qualcuno» che forse conosci. Ha riso come un matto. Non ne avevo idea!
Ha preso dal padre? Se è così, che tomba sei stata!
Baci,
Karen

Chi doveva scoprirlo se non lei? Quella cavolo di Karen. Fa l’infermiera all’ospedale. Così sa tutto di tutti. E qualsiasi cosa venga a sapere, la comunica al primo che incontra. Non im­porta se non sono affari suoi o se all’altro non gliene frega niente. Aveva saputo che Dave si era fatto vasectomizzare più o meno dieci mi­nuti prima che lo sapessi io. Cinque minuti dopo lo sapeva mezza città. Tutto deve passa­re attraverso di lei. Così era destino che pro­prio suo figlio vedesse il film di Mark. In un altro modo non poteva andare. E la legge, da queste parti.
Quando ho raccolto la busta ero sola in casa. Dave non era ancora tornato dal lavoro. E Mark il mercoledì, dopo la scuola, gioca a calcetto. Ho aperto la busta sul tavolo della cucina, ho letto il biglietto e poi ho guardato il video. Si intitolava… Be’, se devo raccontare questa storia, sarò costretta a usare parole che potrebbero offendervi. Ma se non le dirò non capirete che colpo è stato per me. Il film si intitolava La leggenda del re trombatore. Sulla copertina c’era una foto di Mark. Era in piedi dietro una donna con due tette immense. E aveva le mani sopra le tette, così non si vedeva proprio tutto.
Mi sono sentita tremare le ginocchia. Non mi reggevo in piedi. Respiravo a fatica. In quel momento, non avendo visto il video, potevo ancora credere che mio figlio non ci facesse granché, in quel film. Potevo pensare che se ne stava dietro donne in topless a coprirgli le tette con le mani e basta. Forse per un attimo mi sono detta che Mark faceva solo il galan­tuomo. Una povera ragazza era stata beccata col seno scoperto, ma per fortuna c’era Mark a coprire le sue vergogne… Sapete com’è quando si hanno dei figli. Di loro si pensa il peggio solo quando non c’è scelta.
Non riuscivo a farmene una ragione. Mark, pensavo. Il mio Mark! Mark, seduto al tavo­lo della cucina a cercare di fare i compiti di inglese. Erano tanto difficili, per lui, che si mordeva tutta la biro, sera dopo sera. Sulle prime non capivo perché questo ricordo ren­desse quel video così incredibile. Dovevano esserci milioni di persone che si spogliavano per guadagnarsi da vivere. E probabilmente tutte, dalla prima all’ultima, avevano qualche difficoltà con i compiti di inglese. O invece cercavo solo dei pretesti? Si poteva essere il primo della classe in inglese e finire a fare la star in un film che si intitolava La leggenda del re trombatoreì Difficile da immaginare, no?
Ma poi ho capito come mai mordere la biro non mi sembrava quadrare con la carriera di pornostar. Mark non… be’, non ha mai bril­lato in niente. Sta cercando di diplomarsi in Turismo e tempo libero per andare a lavorare in un centro sportivo. Ma arranca. Temiamo che per lui sia troppo difficile. Abbiamo paura che abbia puntato troppo in alto. Comunque, quando l’ho visto su quella copertina ho capi­to che ci eravamo abituati a considerarlo… non so. Niente di speciale. Be’, certo, è spe­ciale perché è nostro figlio. Ma avevo l’im­pressione che le parole che gli avevamo detto più spesso negli ultimi anni fossero state: « Non fa niente ». Pagelle, risultati degli esa­mi, domande di lavoro, selezioni di calcio, ragazze: « Non fa niente », « Non fa niente », « Non fa niente ».
Non avevo mai visto veramente un film porno. Solo quelle cose che passavano in tivù quando eravamo stati in vacanza in Spagna e avevamo scoperto quel canale tedesco via ca­vo. Ma mettiamo che mi avessero detto che Mark ne aveva fatto uno. E mettiamo che mi avessero chiesto di indovinare che ruolo inter­pretava. Avrei risposto che interpretava il ruo­lo del marito che scopriva la moglie a letto, non so, con l’idraulico. Mai avrei pensato che potesse essere in copertina. Triste, vero, quan­to poco si creda nei propri figli?
Così, adesso dovevo abituarmi a questa nuova vita. Una nuova vita in cui Mark aveva un marchio di distinzione. Una vita in cui c’e­ra qualcosa che lo rendeva diverso da tutti gli altri. Ma quel qualcosa, ancora non sapevo cos’era. E l’altro colpo in arrivo era proprio questo.

Nel 2012 in Italia ne è stato realizzato un adattamento cinematografico E’ nata una star?, per la regia di Lucio Pellegrini e con Rocco Papaleo, Luciana Littizzetto e Pietro Castellitto.

Narrativa Nick Hornby
Ketty
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Faccio i conti con la mia insaziabile voglia di conoscenza, mi piace condividere con gli altri le cose che imparo e confrontarmi, questo blog tenta di raccogliere i pezzi confusi di me.

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