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SEI QUI: Home » Costume & Società » Pensiero Libero » Tragedia a Messina: morti di serie B
Pensiero Libero

Tragedia a Messina: morti di serie B

4 Ottobre 2009Updated:3 Marzo 202529 commenti5 Mins Read
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Provate ad immaginare 3 paesi, con circa 3000 abitanti, completamenti travolti dal fango che con la sua forza ha travolto case, ucciso persone, ricoperto le strade raggiungendo il primo piano delle abitazioni redendo difficili anche i soccorsi che sono potuti avvenire solo con gli elicotteri, il fango ha completamente cancellato la strada statale che porta a Catania ed ha coperto il tratto auto stradale Messina-Catania, questo comporta la difficoltà di aiuti più tempestivi.

Voi siete li, nelle vostre case tranquilli, vi sentite al sicuro, immaginate che improvvisamente dalle finestre e dalle porte entri una quantità eccezionale di fango, con forza inaudita, con grande rapidità riempie le vostre stanze raggiungendo il tetto ed abbatte quei muri che ti facevano sentire al sicuro, magari riuscite in qualche modo ad uscire di casa e vi trovate adesso in strada, strada che non c’è più, sostituita da un fiume mi fango che vi trascina chissà dove, adesso immaginate di perdere un familiare, morto in queste circostanze o soffocato dal fango che ha travolto l’auto in cui si trovava.
Immagina adesso che ti sei salvato e ti trovi in un rifugio provvisorio, sei li senza niente, ti dicono pure che non puoi più ritornare a casa, che il tuo paese non esiste più, non ci puoi più vivere, non puoi neppure andare a prendere le tue cose, sei lì senza niente, forse hai anche figli a cui non puoi dare più niente, perchè non ahi più niente, cibo, pannolini, vestiti.
Cosa provi?
Dolore, paura, confusione, rabbia.
Sai pure che tutto questo si poteva evitare, lo avevi denunciato, ma nessuno ti ha dato ascolto.
Questa io la chiamo tragedia, ma per l’italia cos’è ?
Siamo italiani o no?

Una mia amica su facebook ha scritto:
“La Sicilia è sempre stata generosa e sensibile alle diverse tragedie verificatesi…ma a livello nazionale nessun TG si è preoccupato di aprire una raccolta fondi per le vittime e gli sfollati….VERGOGNA!!!!”

Ha rappresentato anche il mio pensiero e mi associo al suo VERGOGNA!!!!!!

Includo un articolo di un quotidiono online di Messina “Tempo Stretto”

Messina e i suoi morti di serie B. Almeno così pare siano considerati in Italia

E’ chiaro, dobbiamo mettere davanti a qualsiasi altro ragionamento il fatto che già, noi messinesi, abbiamo i nostri bei problemi a cui far fronte: dobbiamo piangere i nostri fratelli morti, dobbiamo estrarre quelli ancora sotto le macerie, dobbiamo ricostruire una fetta di Messina, dobbiamo convincerci che quanto successo è dovuto al menefreghismo di coloro che noi abbiamo, nel corso degli anni, messo sulle poltrone che contano (l’ha detto il Ministro Prestigiacomo, mica noi), dobbiamo convivere con la paura che situazioni come quelle della zona Sud potrebbero accadere domani un po’ più in là e dopodomani ancora poco più in là.

E vada bene che il terremoto di Abruzzo ha causato il quintuplo di vittime, che le autobombe nelle missioni di pace italiane in terra straniera sono questione di Stato, che le vittime per una “partita di pallone” sono vittime assurde ed inconcepibili e che anche noi piangiamo ancora idealmente sulle loro salme.

Ma tutt’attorno alla tragedia di Messina si respira un’aria di superficialità che chiunque può constatare personalmente, che disgusta, che fa pensare come sarebbe meglio che non se ne parlasse, piuttosto che se ne parli così.

Perchè ieri sera su Rai Uno non c’era “Porta a Porta Speciale” con il plastico delle montagne di Giampilieri, bensì un programma musicale, sulle reti Mediaset non un minuto della loro programmazione aveva l’odore della tragedia nostrana, ma si parlava di indagini poliziesche in una fiction e della coppia Bonolis&Laurenti e delle loro gag nel programma di approfondimento di punta, nonostante il presentatore del programma, Alessio Vinci abbia origini messinesi.

Solo a Tv7, su Rai Uno, se n’è parlato, con il collegamento dalla Prefettura di Messina durante il quale è intervenuto il sindaco Giuseppe Buzzanca, com’anche a Striscia la Notizia.
E’ vero i Tg nazionali hanno dedicato le “aperture” dei loro spazi informativi, ma…ci mancherebbe, ci permettiamo di osservare.

Vogliamo poi parlare della sala stampa della Prefettura? Un manipolo di giornalisti locali il primo giorno e nient’altro.
Oggi, dopo l’intervento di Guido Bertolaso e del ministro Prestigiacomo qualcuno in più si è visto, da Sky a Canale 5. E la foto lo conferma.

E, pensiamo, chissà che ressa ci sarà domani, quando arriverà il premier!
Come se la vera notizia fosse la visita di Silvio Berlusconi piuttosto che quella maledetta frana.

Le righe finali di quest’articolo vorremmo dedicarle ad una notizia che non vogliamo commentare e gradiremmo foste voi a farlo, tratta dal sito www.gazzetta.it: “La Federcalcio, in intesa con le tre Leghe ha autorizzato un minuto di silenzio per le vittime. Il minuto di raccoglimento sarà attuato in occasione di Bari – Catania e di Palermo – Juventus in serie A, per le gare di Lega Pro riguardanti le squadre siciliane e per tutti i campionati dei dilettanti in Sicilia”.
E’ detto con eleganza, e quasi facendolo passare come qualcosa di normale, ma in soldoni significa che sono soltanto i siciliani a dover piangere e ricordare le decine di morti dell’alluvione messinese.

Siamo sicuri che non sia questa la domanda alla quale i parenti delle vittime vogliono una risposta immediata, ma noi la poniamo alla collettività, all’opinione pubblica, agli organi di stampa locali e nazionali: qual’è l’equivalenza esatta che stabilisce quanti morti messinesi servono per farne uno italiano?

Antonclaudio Pepe


… e piove ancora…

Pensiero libero
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Faccio i conti con la mia insaziabile voglia di conoscenza, mi piace condividere con gli altri le cose che imparo e confrontarmi, questo blog tenta di raccogliere i pezzi confusi di me.

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View 29 Comments

29 commenti

  1. Lauretta on 4 Ottobre 2009 13:04

    Ci hanno addormentati tutti ma sarebbe ora che ci svegliassimo.

    Reply
  2. Cirano on 4 Ottobre 2009 13:16

    Sono molto rattristato e anche molto schifato…da tutto questo…purtroppo adesso non ci sono l'elezioni..e i nostri politici….forse hanno finito le promesse….spero che i miei fratelli…e non connazionali….sicilani se lo ricordino quando si tornerà a parlare del ponte sullo stretto!!!!!!!

    Cittadino del mondo….

    Reply
  3. Lorenzo_34 on 4 Ottobre 2009 13:19

    nn capisco certe tue affermazioni……..se seguivi bene vedevi che i soldi per i lavori si sistemazione già erano stanziati e si parla di cifre enormi solo che i tuoi fratelli come dici tu nn sono riusciti a spartirli adeguatamente e stavano là fermi senza fare nessun intervento

    Reply
  4. Cirano on 4 Ottobre 2009 13:27

    io ho seguito bene….forse chi non ha seguito …è qualcunaltro …in primis chi doveva controllare che quei fondi, sempre ammesso che ci siano stati,…(.proprio ora ho sentito l'intervista ad un sindaco è ha precisato che non c'erano….) che fine facevano…e poi l'altro che non ha seguito forse sei tu…perchè nel blog si parlava di morti di serie B….non è che i morti di Messina sono diversi da quelli in abruzzo…solo perchè i loro amministratori non hanno saputo fare il loro dovere….e poi anche in abruzzo hanno speculato costruttori e politici locali e non…ma lì non si è fatta ricadere la colpa sulla popolazione …..
    In ultimo tengo a precisare che essendo un cittadino del mondo…avrei chiamato… fratello…chiunque viva dal polo nord al polo sud….senza fare nessuna distinzione… quella forse o quasi sicuramente la stai facendo tu!!!!

    Reply
  5. Peter_Rei on 4 Ottobre 2009 13:32

    è l'impatto mediatico ad essere diverso…e poi le responsabilità politiche a Messina sono enormi…non è una buona pubblicità

    Reply
  6. Pacho_78 on 4 Ottobre 2009 13:49

    Chiedano aiuto ai loro padrini, locali e nazionali. Che li tirino fuori loro dal fango…

    Reply
  7. Missariel69 on 4 Ottobre 2009 13:52

    E' leggere commenti razzisti come questo fatti da uno che sul suo profilo scrive di "emozioni" che mi fa rendere conto di quanto meschino sia l'animo umano
    I siciliani hanno la loro dignità che non può essere di certo calpestata da uno così.

    Reply
  8. Pacho_78 on 4 Ottobre 2009 13:57

    Sicchè io sarei razzista…fra tutti commenti idioti che mi potevo aspettare il tuo li supera tutti.
    Ma visto che oggi è una bella giornata ti faccio il favore di spiegartelo per la seconda volta.
    Il disastro di Messina non è una casualità, non è un disastro caduto dal cielo.
    E la conseguenza diretta di anni di abusivismo edilizio fatto con il beneplacito della mafia e dei suoi appoggi locali e nazionali. E siccome quei messinesi che hanno costruito sul greto di un fiume, sulla spiaggia, sul costone di una collina a rischio idrogeologico avranno avuto la concessione edilizia da parte di qualche boss locale e gli occhi chiusi per trent'anni dalla politica locale adesso chedano a loro i soldi per le loro case ABUSIVE.
    Il nascondersi dietro la parola razzismo è il modo più comodo e vergognoso per lasciare il Sud nello stato di abbandono in cui è. Occore uno scatto d'orgoglio dei siciliani che la smettano di dare il potere nella mani dei soliti mafiosi, corrotti e speculatori.

    Pancho_78, umbro di nascita e calabrese nel sangue

    E connetti il cervello prima di scrivere, non ti farebbe male…

    Reply
  9. Missariel69 on 4 Ottobre 2009 14:01

    Allora riunisci bene le idee prima di scrivere e spiegati meglio. E abbi rispetto per quelli che hanno perso la vita.
    Le polemiche siamo tutti bravi a farle meno bravi a fare nella vita quello che ci è più comodo…dai dell'idiota a te stesso per esserti espresso male.

    Reply
  10. ablackbird on 4 Ottobre 2009 14:07

    faccio quella strada spesso x lavoro e ogni volta mi meraviglio come mai gli alvei dei torrenti e dei fiumi che scendono dai peloritani sono pieni di case terreni coltivati montagne tagliate x fare posto al cemento armato etc, insediamenti antropici che coi torrentelli che sembrano rivoli non disturbano, ma che quando l'acqua di 1 anno arriva in 3 ore significano morti feriti e distruzioni. In provincia di Messina fra Sovritendenza Genio civile Provincia e comuni il sistema urbanistico ed idrogeologico è materia per medici, filosofi e ingegneri di scarsa qualità. Succederà anche sul versante tirrenico dove la mafia di Barcellona & co. hanno consentito che si realizzassero vivai fin dentro i fiumi andate a vedere….

    Reply
  11. Pacho_78 on 4 Ottobre 2009 14:10

    Il rispetto per i morti manca a voi che siete pronti a sciogliervi in lacrime senza avere l'onestà di chiedere ai sicialiani quali siano le LORO responsabilità. Che in quella zona ci sarebbe scappato il morto prima o poi lo sapevano tutti. Ma siccome quel maledetto fiume era in secca da 32 anni perchè non costruisci sopra? E questa responsabilità pesa come un macigno sulle spalle prima di tutto di chi quella casa l'ha costruita siano essi vivi o morti.
    Per il resto, se proprio vuoi sapere cosa faccio nella vita, c'è il mio blog a disposizione. Poi vediamo se sono solo capace di fare polemica.
    Io non mi sono espresso male, se tu che hai sparato accuse a vanvera. Forse recuperesti un minimo di dignità scusandoti per avermi dato del razzista.

    Reply
  12. Missariel69 on 4 Ottobre 2009 14:12

    Non ti ho chiesto cosa fai e nemmeno tu sai una benemerita mazza di me…quindi signorino..visto che stai parlando con una che in sicilia ci vive e ci combatte e non è dalla lacrimuccia facile quindi datti una bella calmata.
    Noto anche che non sai leggere bene…ho detto che siamo bravi a polemizzare ma facciamo quello che ci è più comodo…e questo era riferito anche a chi ha subito la tragedia. Ma non è questo il momento di alzare i toni. NOn quando a perdere la vita sono stati soprattutto i bambini.
    E la mia dignità è perfettamente integra te lo assicuro. Diatriba finita.

    Reply
  13. Pacho_78 on 4 Ottobre 2009 14:13

    Allora quella che non si spiega bene sei tu. E aspetto le tue scuse per avermi insultato dandomi del razzista.
    E proprio perchè sono morti anche dei bambini che si devono alzare i toni e pretendere che chi ha criminalmente coperto lo scempio mabientale di Messina paghi.

    Reply
  14. Missariel69 on 4 Ottobre 2009 14:15

    avrai le mie scuse solo dopo aver avuto le tue per l'idiota. ah! dici che dobbiamo alzare i toni per i bambini eh? ma non avevi esordito dicendo che dovevano farsi tirare fuori dai mafiosi? E' questo il rispetto per la loro morte giusto? ah già..ti eri espresso male….

    Reply
  15. Galatea on 4 Ottobre 2009 14:29

    Vorrei precisare che quello che è successo non è solo abuso edilizio, voglio ricordare un pò di storia di questo paese:
    Il villaggio sorse attorno al secolo XV attorno ad uno dei mulini ad acqua che funzionavano nella vallata. Dopo la rivolta antispagnola del 1674-78, venne venduto all'asta e comprato da tale Francesco Piccini per conto di don Placido Ruffo, principe di Scaletta. Nel 1727 le proprietà vennero confiscate e riammesse al demanio, che le diede in gabella. Nel 1844 gli abitanti di Giampilieri Superiore (oltre a quelli di Briga Superiore, Pezzolo, Altolia e Molino), si rivoltarono contro le "angherie" che ancora sussistevano a favore del monastero di San Placido Calonerò e dopo un lungo processo che diede ragione agli abitanti dei villaggi.

    quindi era un normale paese nato tra le montagne come tantissimi altri in tutta italia, non sono stati distrutti solo i nuovi edifici costruiti malissimo, ma si è distrutto un paese storico, con la sua chiesetta, la sua piazza, e questo perchè non si è pensato a agggiustare i danni che la natura e l'umo ha fatto, hanno sempre rimandato.

    Se leggete anche l'articolo precedente scritto sul blog Pausa caffè c'è tutto spiegato, un insieme di circostanze che decisamente potevano essere evitate e che gli abitanti avevano più volte denunciato, ma le autorità hanno fatto finta di non sentire.

    Reply
  16. Pacho_78 on 4 Ottobre 2009 14:33

    Mi pare che tu mi abbia dato del razzista oltre che del mescgino e io abbia detto che il tuo commento è idiota. A occhio e croce chi ha iniziato a insultare sei proprio tu.
    Ho detto e ribadisco: che chiedano conto ai loro padrini nazionali e locali per ciò che è successo. A loro chiedano perchè sono morti dei bambini, a loro chiedano perchè si è costruito dove non si dovevano costruire.
    E invece rispettoso parlare di questa tragedia come se fosse acceduta per chissà quale calamità naturale, come se non fosse prevedibile, come se nulla lasciasse presagire che sarebbe accaduto? Non credo proprio. Così le vittime vengono uccise due volte.

    Reply
  17. Missariel69 on 4 Ottobre 2009 14:34

    Non hai scritto: chiedano conto, hai scritto: si facciano tirare fuori! Cosa ben diversa. Senti..basta così.
    Non mi sembra il caso di far polemica adesso vista la situazione.

    Reply
  18. Pacho_78 on 4 Ottobre 2009 14:34

    Perchè? Chiedere le responsabilità (quella che tu chiami polemica) ostacola i soccorsi?
    Ho scritto chiedano aiuto…vediamo se chi li ha ficcati in questo casino li tira anche fuori…o questo non è chiedere le responsabilità?

    Reply
  19. Gianni38 on 4 Ottobre 2009 14:36

    Il pupetto in questione dice di essere originario calabrese…ora mi domando….quando successe una cosa simile (ma in proporzioni minori) nel campeggio nei pressi di Soverato…..a chi è stato chiesto l'aiuto ? 🙂
    Io direi di finirla con le polemiche….ogni tragedia italiana sappiamo bene a cosa è dovuta…ora è solo il momento del dolore e del rispetto per i morti e i sopravvissuti !
    Nessuno nega che bisogna prendere coscienza di queste cose perchè non accadano più…ma ora francamente non è il momento per questo dibattito…..

    Reply
  20. Missariel69 on 4 Ottobre 2009 14:43

    è quello ceh ho detto anceh io..basta polemiche. un abbraccio…. 🙂

    Reply
  21. Gianni38 on 4 Ottobre 2009 14:49

    ricambio 🙂

    Reply
  22. Elena230 on 4 Ottobre 2009 18:53

    no no facciamola invece questa polemica! quando mi accorgo che le cose non vanno me ne frego altamente, del silenzio e del "rispetto"! per me rispetto è difendere persone che non ci sono più, e altre che stanno vivendo in condizioni tragiche. persone che come in abruzzo, si sono visti levare la propria casa di punto in bianco, e tutto quello che avevano, e i proprio cari morire, sommersi dal fango. nemmeno i maiali muoiono così! per me rispetto è non fare una semplice polemica, ma dire urlando che la finiscano di costruire palazzi di sabbia, o così fragili, che al minimo soffio della natura, crollano come grissini. e ben venga questo blog, anzi, fossi stata io ne avrei scritto uno più forte, ammettiamolo troppo buona l'autrice! mettere un blog dove dice che si tratta di vittime di serie b è fortemente sensato! tutti a chiedere di mandare sms per donare euro e salvare altri popoli e altre terre, poi accade a messina e cosa si fa? un debole richiamo all' aiuto per una "povera"popolazione, ma poi in fondo tutto tace! il silenzio non è assolutamente rispetto in questo caso, ma semplice indifferenza per una tragedia che ha colpito come un fulmine. e ben venga allora la polemica, non sono perbenista e non lo sarò mai! e mentre ci sono aggiungo anche che il papa(e lo scrivo piccolo perchè solo questo si merita), ha detto due misere parole quando invece poteva smuoversi e fare di più, ma si sa, non l'ha fatto nemmeno per l'abruzzo, figuriamoci in questa tragedia "minore"!

    Reply
  23. Elena230 on 4 Ottobre 2009 18:54

    il fatto di dire che purtroppo tra mafia e padrini e tanto altro ancora, siamo stretti nella morsa è vero. questo però non vuol dire che tutti i siciliani siano razzisti, un po' come quando noi donne diciamo che tutti gli uomini sono stronzi, è in fondo un'ingiustizia per coloro che in realtà sono belle persone. dichiarare che dobbiamo far tirare i morti ai mafiosi e tutta la combriccola, mi fa pensare, non che sei razzista, in fondo posso anche capire la voglia di polemicizzare e far aprire gli occhi, su un argomento e problema che di fondo esiste. ma mi fa capire che spari le cartucce male! e senza offesa ti dimostro perchè! sparare cartucce nel dire la propria, vuol dire avere un minimo di maturità, nel capire dove si sta puntando la mira e di conseguenza, capire cosa dire e cosa non dire, per far si che non si ritorci contro! in questo caso, hai scritto una cosa, che lungi da me, nel non volerla accettare, sa tanto di frase stereotipata. ovvero, da noi c'è la mafia, e quindi tutti a tacere, andiamo puniti per questo. il bello però è che gli usurpatori sono ovunque, anche nella tua terra! e credo che con un minimo di sensibilità, se la tragedia fosse capitata a voi, ti saresti alquanto inferocito se qualcuno avesse scritto, terra di mafiosi! perchè non hai fatto altro che dire questo, anche se volevi dimostrare altro! ecco perchè ti dico, quando parli, occhio a cosa dici, per non farti ritornare indietro, parole e concetti, che per quanto tu li esprimi per dire qualcosa, significano invece altro. è in un momento come questo,che dobbiamo invece unire le forse e sostenerci l'uno con l'altro, non in uno spirito ipocrita, ma semplicemente perchè vedere uomini, donne, bambini e vecchi piangere di fronte a tanta distruzione, rende lecito e doveroso un aiuto sincero!

    Reply
  24. Thelnsid3r on 4 Ottobre 2009 18:55

    gli eventi catastrofici accadono dappertutto, non solo nelle terre "di mafia" come dice l'intelligentone di turno, forse non si è accorto che di costante c'è sempre e solo una cosa…..una scia di morti, spesso innocenti, che per vivere sotto un tetto non avevano altra alternativa!!! Essere dispiaciuti, partecipare al dolore è semplicemente un qualcosa di umano, e non c'è nulla di cui meravigliarsi, anzi!!!…. le persone che fanno commenti di quel tipo sono semplicemente degli ipocriti che si vestono di una moralità che non dovrebbero nemmeno millantare, dati i disastri che accadono, per altri motivi, nelle loro terre. Quando capirà che i morti sono tutti uguali, che la catastrofe sia al Nord, al centro o al Sud, forse avrà fatto lo step + ampio per la sua intelligenza nella vita. Capirà che forse il dolore è sempre lo stesso. Forse. Speriamo.

    Reply
  25. Galatea on 4 Ottobre 2009 19:06

    Anche stasera niente, tranne la normale cronaca a livello nazionale nessun TG si è preoccupato di aprire una raccolta fondi per le vittime e gli sfollati….di sensibilizzare la gente…VERGOGNA!!!!"

    La federazione calcio ha dato il permesso di un minuto di silenzio e la fascia del lutto solo per le squadre siciliane… ma siamo o non siamo italiani?

    Oppure doveva accadere durante le elezioni per avere più risonaza.

    Forse mi attaco a queste cose stupide, ma credo che più risonanza significhi più aiuti e credetemi ne hanno veramente bisogno.

    Reply
  26. Riccardo on 4 Ottobre 2009 19:21

    Ho deciso di commentare questo blog perchè da messinese sono doppiamente colpito da questa tragedia, perchè ho letto tante stronzate di chi non conosce la nostra realtà.

    La mafia in questo caso non c'entra nulla, centra solo l'incompetenza dell'attuale classe politica comunale e provinciale a messina che sapevano dei problemi di queste zone perchè il 25 ottobre 2007 vi era stata un altra alluvione a giampilieri e quella volta, solo per un miracolo, non vi erano stati morti. ma da allora nulla è stato fatto.

    in queasta tragedia ho perso un caro amico a cui ho dedicato un blog, morto da eroe, dopo aver salvato otto persone, ma tanto noi "militari" siamo solo mercenari, ma siamo mercenari con un cuore grande così!!!!

    Ciao simone mi mancherai!!!!

    X TE

    "Qualsiasi cosa succeda, ricordati che io ti amo". Un ultimo pensiero rivolto alla sua ragazza all'altro capo del telefono e poi l'impatto mortale contro una montagna di fango e detriti che lo ha strappato alla vita. Simone Neri, ventesima vittima dell'alluvione che ha colpito Messina, è un piccolo-grande eroe che ha messo in gioco la vita per salvare i suoi familiari ed aiutare la "sua" gente. La sua è la storia di un ragazzo (avrebbe compiuto 30 anni il prossimo 15 ottobre) che, scampato al pericolo, decide di tornare e mettere in salvo la sua famiglia, i suoi amici. Sottocapo di prima classe della Marina si è gettato a capofitto in una situazione drammatica e "senza scampo". Alle 20:20 il primo contatto telefonico con la sua ragazza: "quì crolla tutto, chiamate gli aiuti". Ma non si può aspettare, non c'è tempo da perdere. Ci sono otto persone in pericolo, il piano terra della casa sta per essere sommerso dalla forza distruttiva della montagna che sta venendo giù. Simone scruta il tetto, sembra l'unico posto sicuro: tutti sù. Quaranta, lunghi, minuti ed il "raggio di sole" della speranza, della vita squarcia il cielo di quel piccolo quartiere di Giampilieri: tutti salvi, per fortuna. Ma il destino, il suo grande altruismo, la sua voglia "disperata" di vita lo richiamano nell'inferno di fango, acqua, detriti e morte. Nella casa vicina c'è un bimbo che piange. Non può rimanere lì, avrà pensato Simone. E così senza perdere tempo si getta dal primo piano. La corsa disperata verso quest'altra missione si interrompe per un altro grande gesto d'amore. Ore 21:00, la seconda telefonata alla sua ragazza: "c'è un bambino che piange, vado a salvarlo". Poi un ultimo "raggio di sole" prima del gelo: "qualsiasi cosa succeda, ricordati che io ti amo

    http://www.video.mediaset.it/mplayer.html

    Reply
  27. Gianni38 on 5 Ottobre 2009 08:49

    Perdonami, capisco la tua "incazzatura" e la condivido pure, in parte. Ma cose come queste succedono innanzitutto perchè il nostro Paese è sempre stato altamente a rischio da punto di vista idreogeologico e sismico. Purtroppo (o forse meno male) è anche un Paese che ha una cultura e storia antichissima, per cui molti centri urbani sono sorti già in tempi remoti. Lo studio e le tecnologie per arginare questo tipo di calamità si sono evoluti solo negli utlimi decenni, per cui non si può pretendedere di radere al suolo un'intero paese di origini medievali per poi rifarlo secondo le moderne tecnologie. Nè si può imporre ai proprietari che abitano in case dei centri storici di adeguarsi (richiede un impegno finanziario non indifferente). Altra cosa (e questo è quello che fa girar le……) sono i piani urbanistici recenti e gli appalti ceduti senza controllo ad aziende senza srupoli, per non parlare di politici corrotti ecc. Lì si si potrebbe e dovrebbe intervenire per limitare il problema calamità. Il fatto è che le norme ci sono, ma come sempre nessuno le rispetta. E puntualizzo, non è solo una cosa meridionale (anche se in qualità di terrone ammetto che da noi la situazione è molto più grave). Il problema degli appalti truccati, del malaffare e della corruzione riguarda tutta l'Italia, per cui le nostre sono sempre tragedie annunciate. E sono sempre tragedie di cui non si trova mai il colpevole. Ma nessuno ricorda la tragedia della diga in Friuli ? E la scuola di S. Giuliano ? E le voragini che si aprono nel centro di Napoli ? E lo smottamento alluvionale proprio di un paesino campano anni fa, in cui persero la vita altre persone ? Ora alla luce di tutto questo che fare ? si è facile dire alle prossime votazioni fai attenzione a chi dai il voto. In realtà mi pare che nessun politico merita più la nostra fiducia,perchè alla fine dei conti è sempre un tizio legato alla sua sedia del potere che se ne infischia altamente delle vere problematiche di chi dovrebbe rappresentare.
    Perdonate lo sfogo 🙂

    Reply
  28. Emanuele on 5 Ottobre 2009 10:30

    Mi associo… in pieno

    Reply
  29. Anonimo on 13 Novembre 2009 15:28

    Perche non:)

    Reply
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1 Maggio 2025

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Pausa Caffè

La pausa caffè è quello stacco dal lavoro o dalla tua vita che ti rimbalza in una zona neutra di cazzeggio, di non voglio pensare, di spettegoliamo su o di mi sfogo di tutto. La pausa caffè assume una sua forma in quel preciso momento in cui tu sei là. Dipende da te, dal caffè e dal tuo interlocutore. Non è mai uguale a se stessa. Questo è il senso di questo blog.

E’ tempo di …

… rinascita, clima dolce, mandorli in fiore, luce forte, canti di uccelli, colori, prati fioriti, bambini che giocano in cortile, profumi, aria aperta, carezze di sole, di amori ed innamoramenti…

I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli. (Khalil Gibran)

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