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Eventi e Curiosità sui Libri

Oscar 2023 e i libri che hanno ispirato i film

13 Marzo 2023Updated:9 Marzo 2024Nessun commento12 Mins Read
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oscar 2023

Oggi parleremo di uno degli eventi più attesi nel mondo del cinema: il Premio Oscar 2023. Ma non solo, ci soffermeremo anche sul rapporto tra questo evento e il mondo dei libri, che da sempre ha rappresentato una fonte inesauribile di ispirazione per la produzione cinematografica. Scopriremo insieme quali sono i film candidati alla statuetta più prestigiosa del cinema che hanno tratto spunto da opere letterarie. Quale sarà il vincitore del premio Oscar 2023 per il miglior adattamento cinematografico? Continuate a leggere per scoprirlo!

La 95ª edizione della cerimonia degli Oscar si è tenuta al Dolby Theatre di Los Angeles, il 12 marzo 2023, è stata presentata da Jimmy Kimmel. Niente da fare i due italiani in nomination: Alice Rohrwacher, candidata nella categoria miglior cortometraggio con Le pupille e per Aldo Signoretti candidato nella categoria miglior trucco.
Everything Everywhere All at Once si porta a casa ben sette Oscar ed entra a far parte dei “Miglior film“.

Oscar 2023 e i libri che hanno ispirato i film

Niente di nuovo sul fronte occidentale, diretto da Edward Berger, con Felix Kammerer e Albrecht Schuch.
E’ l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Erich Maria Remarque, pubblicato per la prima volta nel 1929, considerato uno dei più grandi libri mai scritti sulla carneficina della Prima guerra mondiale.

Sinossi: Kantorek è il professore di Bäumer, Kropp, Müller e Leer, diciottenni tedeschi quando la voce dei cannoni della Grande Guerra tuona già da un capo all’altro dell’Europa. Ometto severo, vestito di grigio, con un muso da topo, dovrebbe essere una guida all’età virile, al mondo del lavoro, alla cultura e al progresso. Nelle ore di ginnastica, invece, fulmina i ragazzi con lo sguardo e tiene così tanti discorsi sulla patria in pericolo e sulla grandezza del servire lo Stato che l’intera classe, sotto la sua guida, si reca compatta al comando di presidio ad arruolarsi come volontari.

Una volta al fronte, gli allievi di Kantorek – da Albert Kropp, il più intelligente della scuola a Paul Bäumer, il poeta che vorrebbe scrivere drammi – non tardano a capire di non essere affatto «la gioventù di ferro» chiamata a difendere la Germania in pericolo. La scoperta che il terrore della morte è più forte della grandezza del servire lo Stato li sorprende il giorno in cui, durante un assalto, Josef Behm – un ragazzotto grasso e tranquillo della scuola, arruolatosi per non rendersi ridicolo –, viene colpito agli occhi e, impazzito dal dolore, vaga tra le trincee prima di essere abbattuto a fucilate. Nel breve volgere di qualche mese, i ragazzi di Kantorek si sentiranno «gente vecchia», spettri, privati non soltanto della gioventù ma di ogni radice, sogno, speranza. ACQUISTA

Women Talking – Il diritto di scegliere,  scritto e diretto da Sarah Polley.
E’ l’adattamento cinematografico del romanzo Donne che parlano di Miriam Toews (2018), a sua volta liberamente tratto da fatti avvenuti nella colonia Manitoba in Bolivia nel 2011.

Sinossi: Venivano narcotizzate con lo spray per le mucche, e poi stuprate nel sonno. Si svegliavano doloranti, sanguinanti. E si sentivano dire che era tutto frutto della loro sfrenata immaginazione, o eventualmente del diavolo. Invece i colpevoli erano uomini della comunità: zii, fratelli, vicini, cugini. Che fare adesso, con questi uomini, che sono in carcere, ma presto usciranno su cauzione e torneranno a casa? Perdonare, come vorrebbe il pastore Peters? Rispondere con la violenza alla violenza? O andare via, per sempre, per affermare una vita diversa, di rispetto, amore e libertà?

Il romanzo parte da qui: dal momento in cui le donne devono decidere cosa fare. Sono donne sottomesse, abituate a obbedire. Nascoste in un fienile, prendono in mano, per la prima volta, il proprio destino. La loro ribellione incandescente risana. E linfa vitale anche per August Epp, l’uomo amorevole e giusto che aveva perso la speranza, e che le donne chiamano a testimone della loro cospirazione di pace, perché possa raccontarla. ACQUISTA

Blonde è un film biografico diretto da Andrew Dominik.
La pellicola, basata sull’omonimo romanzo del 1999 di Joyce Carol Oates, narra, in maniera libera, parti della vita dell’attrice Marilyn Monroe.

Sinossi: Joyce Carol Oates trasforma in romanzo tutte le vite di Marilyn Monroe: molto più di un sex symbol da calendario, con le sue contraddizioni e fragilità Marilyn è entrata nell’eternità del mito. Da adolescente solitaria a bellezza planetaria, ma anche donna insicura, giovane determinata, amante incostante, bambina innamorata, playmate e ragazza in lotta con lo specchio, attrice venerata e paziente in analisi, donna con molti amanti e poco amore, morta prematuramente e ancora viva nella memoria collettiva. ACQUISTA

The Quiet Girl, diretto da Colm Bairéad,  è l’adattamento cinematografico del romanzo Foster di Claire Keegan.

Sinossi: Irlanda. Cáit è una bambina di nove anni che cresce in una famiglia di contadini impoveriti. Taciturna e trasandata, è malvista dalle sorelle, dal padre disattento e dalla madre che si occupa del fratellino e di un nuovo bambino in arrivo. Con l’arrivo dell’estate e il termine della gravidanza della madre, Cáit viene mandata dai Kinsella, coppia senza figli che si è offerta di badare a lei.

Accolta in un ambiente pulito e rassicurante, la bambina lega con Eibhlín, donna dolce e premurosa, mentre mantiene le distanze con il cupo ma gentile Seán. Con il tempo la bambina fiorisce e impara ad avere rispetto per sé stessa, trovando il modo anche di comunicare con Seán. Prima di tornare a casa conoscerà il segreto dei Kinsella e stringerà un legame ancora più forte con le uniche persone che hanno saputo amarla. ACQUISTA

La signora Harris va a Parigi, diretto da Anthony Fabian, è il primo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Paul Gallico.

Sinossi: Un abito da sogno. Una piccola donna tenace. Un’avventura che cambia la vita. Stringendo al petto la borsetta in finta pelle imbottita di risparmi, la signora Harris osserva dal finestrino la punta della torre Eiffel, mentre un’improbabile rosa cucita sul suo cappello di paglia ballonzola ai sobbalzi dell’aereo. Gli occhi vispi di quella donnina minuta brillano al pensiero dell’avventura che l’attende a Parigi, dove potrà finalmente coronare il suo sogno: acquistare un abito della Maison Dior.

Domestica a ore per una clientela facoltosa residente in una zona elegante di Londra, nei suoi quasi sessant’anni Ada Harris ha sempre condotto un’esistenza umile e monotona, all’insegna del sacrificio e del lavoro, dedita a riordinare le vite degli altri. Ma il suo è un animo assetato di bellezza e di colori. Ecco perché ama coltivare fiori e piantine. Ed ecco perché, dal giorno in cui ha visto due scintillanti vestiti Dior nell’armadio di una sua cliente, non ha mai smesso di bruciare dal desiderio di possederne uno simile. Per tre anni ha accumulato centesimo su centesimo, rinuncia su rinuncia, pur di concedersi quel regalo. E ora, con spirito indomito, è pronta a conquistare il suo scampolo di felicità nel famoso atelier di Avenue Montaigne.

La signora Harris non ha fatto i conti con i pregiudizi e lo snobismo pronti a storcere il naso davanti al suo misero cappottino. Ma niente può fermarla, perché lei ha un cuore grande, un’immaginazione sconfinata e l’anima candida di una donna perbene. Ed è per questo che anche a Parigi il suo bottino più grande saranno l’affetto e la generosità delle persone ben felici di darle una mano. Classico della narrativa moderna che ora torna nelle sale con un nuovo adattamento cinematografico, La signora Harris va a Parigi è una piccola gemma che racconta la gentilezza e il calore umano, la magia irresistibile della bellezza e il diritto irrinunciabile di sognare. ACQUISTA

Tutti i candidati e i vincitori dell’Oscar 2023

Miglior film

Everything Everywhere All at Once
Avatar – La via dell’acqua
Gli spiriti dell’isola
Elvis,
Niente di nuovo sul fronte occidentale
The Fabelmans
Tár
Top Gun: Maverick
Triangle of Sadness
Women Talking – Il diritto di scegliere

Miglior regia

Daniel Kwan e Daniel Scheinert – Everything Everywhere All at Once
Martin McDonagh – Gli spiriti dell’isola
Steven Spielberg – The Fabelmans
Todd Field – Tár
Ruben Östlund – Triangle of Sadness

Miglior attrice protagonista

Michelle Yeoh – Everything Everywhere All at Once
Cate Blanchett – Tár
Ana de Armas – Blonde
Andrea Riseborough – To Leslie
Michelle Williams – The Fabelmans

Miglior attore protagonista

Brendan Fraser – The Whale
Austin Butler – Elvis
Colin Farrell – Gli spiriti dell’isola
Paul Mescal – Aftersun
Bill Nighy – Living

Migliore attrice non protagonista

Jamie Lee Curtis – Everything Everywhere All at Once
Angela Bassett – Black Panther: Wakanda Forever
Hong Chau – The Whale
Kerry Condon – Gli spiriti dell’isola
Stephanie Hsu – Everything Everywhere All at Once

Miglior attore non protagonista

Ke Huy Quan – Everything Everywhere All at Once
Brendan Gleeson – Gli spiriti dell’isola
Brian Tyree Henry – Causeway
Judd Hirsch – The Fabelmans
Barry Keoghan – Gli spiriti dell’isola

Miglior sceneggiatura originale

Daniel Kwan e Daniel Scheinert – Everything Everywhere All at Once
Martin McDonagh – Gli spiriti dell’isola
Steven Spielberg e Tony Kushner – The Fabelmans
Todd Field – Tár
Ruben Östlund – Triangle of Sadness

Miglior sceneggiatura non originale

Sarah Polley – Women Talking – Il diritto di scegliere
Edward Berger, Lesley Paterson e Ian Stokell – Niente di nuovo sul fronte occidentale
Rian Johnson – Glass Onion – Knives Out
Kazuo Ishiguro – Living
Ehren Kruger, Eric Warren Singer e Christopher McQuarrie – Top Gun: Maverick

Miglior film internazionale

Niente di nuovo sul fronte occidentale (Germania)
Argentina, 1985, regia di Santiago Mitre (Argentina)
Close, regia di Lukas Dhont (Belgio)
EO, regia di Jerzy Skolimowski (Polonia)
The Quiet Girl, regia di Colm Bairéad (Irlanda)

Miglior fotografia

James Friend – Niente di nuovo sul fronte occidentale
Darius Khondji – Bardo, la cronaca falsa di alcune verità
Mandy Walker – Elvis
Roger Deakins – Empire of Light
Florian Hoffmeister – Tár

Miglior film di animazione

Pinocchio di Guillermo del Toro, regia di Guillermo del Toro e Mark Gustafson
Marcel the Shell, regia di Dean Fleischer-Camp
Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio, regia di Joel Crawford
Il mostro dei mari, regia di Chris Williams
Red, regia di Domee Shi

Miglior documentario

Navalny, regia di Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris
All That Breathes, regia di Shaunak Sen, Aman Mann e Teddy Leifer
Tutta la bellezza e il dolore – All the Beauty and the Bloodshed (All the Beauty and the Bloodshed), regia di Laura Poitras, Howard Gertler, John Lyons, Nan Goldin e Yoni Golijov
Fire of Love, regia di Sara Dosa, Shane Boris e Ina Fichman
A House Made of Splinters, regia di Simon Lereng Wilmont e Monica Hellstrom

Migliori trucco e acconciature

Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley – The Whale
Heike Merker e Linda Eisenhamerová – Niente di nuovo sul fronte occidentale
Naomi Donne, Mike Marino e Mike Fontaine – The Batman
Camille Friend e Joel Harlow – Black Panther: Wakanda Forever
Mark Coulier, Jason Baird e Aldo Signoretti – Elvis

Migliori costumi

Ruth E. Carter – Black Panther: Wakanda Forever
Mary Zophres – Babylon
Catherine Martin – Elvis
Shirley Kurata – Everything Everywhere All at Once
Jenny Beavan – La signora Harris va a Parigi

Miglior sonoro

Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor – Top Gun: Maverick
Victor Prasil, Frank Kruse, Markus Stemler, Lars Ginzel e Stefan Korte – Niente di nuovo sul fronte occidentale
Julian Howarth, Gwendolin Yates Whittle, Dick Bernstein, Christopher Boyes, Gary Summers e Michael Hedges – Avatar – La via dell’acqua
Stuart Wilson, William Files, Douglas Murray e Andy Nelson – The Batman
David Lee, Wayne Pashley, Andy Nelson e Michael Keller – Elvis

Miglior cortometraggio

An Irish Goodbye, regia di Tom Berkely e Ross White
Ivalu, regia di Anders Walter e Rebecca Pruzan
Le pupille, regia di Alice Rohrwacher
Nattriken, regia di Eirik Tveiten e Gaute Lid Larssen
The Red Suitcase, regia di Cyrus Neshvad

Miglior cortometraggio animato

Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo, regia di Charlie Mackesy e Matthew Freud
The Flying Sailor, regia di Amanda Forbis e Wendy Tilby
Ice Merchants, regia di João Gonzalez e Bruno Caetano
My Year of Dicks, regia di Sara Gunnarsdottir e Pamela Ribbon
An Ostrich Told Me the World Is Fake and I Think I Believe It, regia di Lachlan Pendragon

Miglior cortometraggio documentario

Raghu, il piccolo elefante, regia di Kartiki Gonsalves e Guneet Monga
Haulout, regia di Evgenia Arbugaeva e Maxim Arbugaev
How Do You Measure a Year?, regia di Jay Rosenblatt
L’effetto Martha Mitchell, regia di Anne Alvergue e Beth Levison
Stranger at the Gate, regia di Joshua Seftel e Conall Jones

Migliori effetti speciali

Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett – Avatar – La via dell’acqua
Frank Petzold, Viktor Müller, Markus Frank e Kamil Jafar – Niente di nuovo sul fronte occidentale
Dan Lemmon, Russell Earl, Anders Langlands e Dominic Tuohy – The Batman
Geoffrey Baumann, Craig Hammack, R. Christopher White e Dan Sudick – Black Panther: Wakanda Forever
Ryan Tudhope, Seth Hill, Bryan Litson e Scott R. Fisher – Top Gun: Maverick

Migliore scenografia

Christian M. Goldbeck ed Ernestine Hipper – Niente di nuovo sul fronte occidentale
Dylan Cole, Ben Procter e Vanessa Cole – Avatar – La via dell’acqua
Florencia Martin e Anthony Carlino – Babylon
Catherine Martin, Karen Murphy e Bev Dunn – Elvis
Rick Carter e Karen O’Hara – The Fabelmans

Miglior montaggio

Paul Rogers – Everything Everywhere All at Once
Mikkel E. G. Nielsen – Gli spiriti dell’isola
Matt Villa e Jonathan Redmond – Elvis
Monika Willi – Tár
Eddie Hamilton – Top Gun: Maverick

Migliore colonna sonora

Volker Bertelmann – Niente di nuovo sul fronte occidentale
Justin Hurwitz – Babylon
Carter Burwell – Gli spiriti dell’isola
Son Lux – Everything Everywhere All at Once
John Williams – The Fabelmans

Migliore canzone originale

Naatu Naatu (musiche di M. M. Keeravani; testo di Chandrabose) – RRR
Applause (musiche e testo di Diane Warren) – Tell It Like a Woman
Hold My Hand (musiche e testo di Lady Gaga e BloodPop) – Top Gun: Maverick
Lift Me Up (musiche di Tems, Rihanna, Ryan Coogler e Ludwig Göransson; testo di Tems e Ryan Coogler) – Black Panther: Wakanda Forever
This Is a Life (musiche di Ryan Lott, David Byrne e Mitski; testo di Ryan Lott e David Byrne) – Everything Everywhere All at Once

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E’ tempo di …

… rinascita, clima dolce, mandorli in fiore, luce forte, canti di uccelli, colori, prati fioriti, bambini che giocano in cortile, profumi, aria aperta, carezze di sole, di amori ed innamoramenti…

I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli. (Khalil Gibran)

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